Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, ha affermato: «Siamo ancora nel pieno della seconda ondata del Covid, e dicembre e gennaio saranno due mesi terribili per due motivi: per i problemi nell’accesso ai servizi e per le tante differenze a livello regionale».
Il direttore scientifico degli Istituti clinici scientifici Maugeri, nel corso suo intervento al quinto Orphan Drug Day – L’impatto della pandemia sui malati rari: destinati a tornare nell’ombra?, promosso online dall’Osservatorio malattie rare, ha anche detto: «Dopo anni di disinvestimenti, quando ci siamo trovati a fronteggiare una grave pandemia è emerso che questa mancanza di risorse, e la diversa capacità gestionale delle Regioni, ha reso difficile far fronte al virus in maniera efficiente. Abbiamo avuto problemi nel tracciamento, nell’assistenza primaria, ma ci siamo persi anche nell’ordinare in tempo i vaccini anti influenzali».
E ancora: «La salute è il bene più prezioso dei cittadini, e il modo per garantirla in maniera omogena sul territorio è il Sistema Sanitario Nazionale; questo è il patrimonio più importante da tutelare, i Paesi che lo hanno perso hanno visto un incremento delle malattie sia acute che croniche».
Ricciardi ha anche ricordato che «nessuna malattia deve finire nell’ombra, soprattutto le malattie rare che vista la loro eterogeneità e le problematiche di accesso meritano un’attenzione costante. È chiaro che il livello centrale dovrebbe essere più attivo e pensare ad una programmazione razionale, ma anche su questo ci sono dei ritardi e i territori si adattano in funzione delle proprie capacità. Serve un salto di qualità economico finanziario ma anche organizzativo-gestionale».
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