A New York, negli Stati Uniti d’America, scatta l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, pubblici e privati.

La decisione arriva dal sindaco Bill De Blasio e l’imposizione riguarderà tutti i datori di lavoro della metropoli statunitense a partire da lunedì 27 dicembre. I dipendenti e i collaboratori dovranno, quindi, mostrare un attestato di avvenuta vaccinazione per potere lavorare. Per De Blasio si tratta di una “strategia preventiva” per contenere la diffusione del Covid-19 in città.

In un intervento tenuto oggi, lunedì 6 dicembre, ai microfoni di MSNBC, De Blasio ha precisato che la sua amministrazione annuncerà nel corso della giornata i requisiti richiesti e le misure che saranno prese per velocizzare il processo di vaccinazione in corso.

“Abbiamo deciso di mettere in atto un attacco preventivo e fare davvero qualcosa di audace per fermare l’ulteriore crescita di contagi e i pericoli che stanno causando a tutti noi”, ha detto De Blasio, facendo riferimento alle festività di Natale e ai rischi conseguenti.

Il provvedimento interessa un totale di 184mila imprese attive a New York.

Presto anche misure per i minori

Il sindaco ha proseguito: “Siamo concentrati su come rendere più rapida e ottimizzare la vaccinazione, in modo da poter superare la Omicron e le altre varianti”, aggiungendo che i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni dovranno aver ricevuto almeno la prima dose per mangiare nelle mense e partecipare ad altre attività al chiuso, mentre i maggiori di 12 anni dovranno ricevere anche la seconda dose entro il 27 dicembre, oppure la dose unica di Johnson & Johnson. Ad oggi, solo il 20% dei bambini di meno di 12 anni residenti in città è stato vaccinato.

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