L’azienda farmaceutica statunitense Pfizer e il partner tedesco BioNTech hanno chiesto alla Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia del farmaco USA, di autorizzare un ulteriore dose di vaccino contro il Covid-19 per gli americani che hanno superato i 65 anni. Nella domanda sono stati citati dati provenienti da Israele che mostrano che una ulteriore dose di richiamo almeno quattro mesi dopo l’iniezione iniziale offre una migliore protezione contro l’infezione e la fascia scelta è quella con un rischio più elevato di morte e di aggravamento a seguito del contagio.

Secondo Pfizer e BioNTech, questi dati mostrano che “un’ulteriore dose di richiamo del vaccino a mRna aumenta l’immunogenicità (la capacità di suscitare una risposta immunitaria, n.d.r. – e riduce i tassi di infezioni confermate e malattie gravi”. Le aziende hanno, quindi, richiesto un’autorizzazione all’uso di emergenza alla FDA.

Israele è stato il primo Paese a lanciare nuove campagne di vaccinazione: da inizio gennaio nel Paese è stata somministrata una quarta dose del vaccino anti-Covid della Pfizer agli over 60, estesa a fine gennaio agli over 18 a rischio. Secondo il Ministero della Salute israeliano, la quarta dose ha permesso agli anticorpi di moltiplicarsi da tre a cinque volte rispetto alla terza dose.

Una volta ricevuta la richiesta, la decisione della FDA “potrebbe arrivare in tempi relativamente brevi – si legge nella domanda – soprattutto se i funzionari concludessero che i dati non devono essere riesaminati da un gruppo di esperti esterni”.

Ai media statunitense, infine, un funzionario federale ha spiegato che “la FDA prevede di convocare i suoi consulenti esterni all’inizio di aprile per valutare se debba esserci una campagna di ottobre o novembre per incoraggiare alcuni o tutti gli adulti a ricevere booster aggiuntivi e se il vaccino da usare debba essere lo stesso”.

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