Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ai microfoni di Radio Anch’io, su Rai Radio1, ha affermato che “la quarta dose in questo momento non è prevista per tutti, non c’è infatti un solo Paese al mondo che preveda questo”.
Il ministro ha aggiunto: “C’è una discussione in corso e io sto cercando di favorirla a livello europeo, affinché non ci siano divergenze, per i fragili, che non sono solo gli immunocompromessi, per i quali già si fa, ma per i più anziani, sui quali ci sono ipotesi diverse. Ma si parla di quarta dose solo per le fasce più ragili, non per tutti”.
A proposito dell’età per cui la quarta dose potrebbe essere raccomandata, Speranza ha precisato che “ci sono ipotesi diverse su cui ragionano diversi Paesi. Io ho chiesto alla Commissione europea di darci un’indicazione univoca perché non ha senso che a Berlino si dica 70 anni e a Parigi si dica 80 anni. Siamo una comunità e abbiamo bisogno di fare una scelta condivisa”.
Anche Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, è intervenuto sull’argomento ad Agorà, su Raitre: ” “Sulla quarta dose attenderemo le indicazioni scientifiche e in questi casi la politica si deve affidare alla scienza, ma con il passare del tempo non parlerei più di quarte o quinte dosi ma di richiamo annuale perché probabilmente arriveremo lì. Io parlerei di richiami annuali augurandosi che la scienza metta a disposizione un vaccino unico che comprenda l’anti Covid e l’antinfluenzale così che ogni anno ci sia la disponibilità, questo è l’obiettivo a cui dobbiamo arrivare”.
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