Sarà necessaria la quarta di dose di vaccino anti Covid-19 per gli immunodepressi? Nicola Magrini, direttore generale di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), intervistato da La Stampa, ha affermato che “si sta discutendo sulla tempistic ottimale”.

Tuttavia, “non c’è motivo di accelerare, i vaccini non scadono, anche se la risposta alle dosi precedenti non è stata ottimale. Per pazienti trapiantati o malati leucemici, sottoposti a trattamenti che bloccano i linfociti T e compromettono la risposta immunitaria, una quarta dose puòb portare un qualche beneficio, facendo aumentare gli anticorpi. Si sta valutando dopo quanti mesi raccomandarla, 5 o 6, una decisione arriverà nei prossimi giorni”, ha aggiunto Magrini.

Per quanto riguarda tutti gli altri, per Magrini in estate “entreremo in uno scenario nuovo: un’immunità diffusa e una circolazione del virus ciclica, di tipo parainfluenzale. A quel punto valuteremo come procedere, capiremo se sara’ necessario un richiamo di massa o solo parziale”.

Rispetto alla vaccinazione dei bambini, “penso che supereremo facilmente il 50% della platea nelle prossime settimane. Credo che le rassicurazioni da parte di chi ha vaccinato i propri figli e i casi drammatici dei due bambini recentemente morti di Covid, senza precedenti fattori di rischio, possano convincere i genitori a ritenere il vaccino una soluzione utile e sicura”.

Infine, a proposito del mezzo milione di over 50 non vaccinati in Italia, per Magrini il Novavax, in arrivo in Italia dal 24 febbraio, “può rappresentare un’ulteriore opzione per coloro che hanno avuto dubbi ingiustificati sui vaccini a mRna”.

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