È stato dimostrato che il nuovo coronavirus sopravvive per 24 ore sul cartone e 2 – 3 giorni sul ferro e la plastica. Non sono stati condotti studi specifici sui tessuti ma l’abbigliamento è suscettibile all’esposizione alle goccioline respiratorie.

Tuttavia, Robert Almer, decano della School of Health Sciences and Practice del New York Medical College, intervistato dall’Huffington Post, ha spiegato che i materiali porosi, come il tessuto, tendono ad asciugarsi e a distruggere le particelle virali.

La durata della sopravvivenza del coronavirus dipende anche dall’umidità e dal tipo di tessuto. Il poliestere e i materiali sintetici, come l’elastan, trattengono i germi più a lungo dei tessuti a base di cotone, secondo la dott.ssa statunitense Janette Nesheiwat. Quindi, A meno che non abbiamo trascorso molto tempo in luoghi affollati o potenzialmente contaminati, non è necessario lavare i vestiti non appena arriviamo a casa.

COME LAVARE I VESTITI IN LAVATRICE

Ora, la raccomandazione è il lavaggio in lavatrice dei vestiti a un ciclo di 60°C per almeno 30 minuti. Questo consiglio, però, come riportato su Futura-Sciences.com, si riferisce agli indumenti contaminati (quindi, di malati o del personale ospedaliero) e alle mascherine in tessuto.

Per il bucato ordinario, invece, l’azione detergente è solitamente sufficiente per distruggere il virus anche a 30 °C. In questo caso, è opportuno optare per un ciclo leggermente più lungo.

E LE SCARPE?

Uno studio condotto in un ospedale di Wuhan – la città cinese focolaio della pandemia –  ha mostrato che il virus può attaccarsi alle suole delle scarpe, soprattutto perché le goccioline contaminate tendono a cadere a terra. Per i ricercatori, quindi, le scarpe costituiscono un vettore di propagazione.

Anche in questo caso, dunque, dobbiamo insistere sul fatto che lo studio si riferisce a un luogo particolarmente contaminato e che ignoriamo il potenziale infettivo del virus che resta sulle scarpe. Finché non tocchiamo le suole con le mani, è molto improbabile contaminarsi dalle scarpe. Se abbiamo dei sospetti, è sempre possibile lavare le suole con i disinfettanti come l’alcol o la candeggina.

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