Fabrizio Pregliasco, virologo, ospite di Un Giorno da Pecora, trasmissione di Rai Radio 1, ha detto: “Oggi aprire i rubinetti ‘all’italiana’ è stata la scelta migliore, purtroppo questo virus tornerà il prossimo inverno ma non si può andare avanti con una guerra di trincea come quella che abbiamo vissuto. Dobbiamo trovare un approccio intermedio tra il passato e quello che abbiamo vissuto recentemente: se si avrà la febbre, non si dovrebbe andare al lavoro ad esempio”.

Il direttore sanitario di IRCCS Galeazzi di Milano ha commentato la notizia che da giovedì prossimo, 10 febbraio, ci sarà un ulteriore allentamento delle misure restrittive. C’è qualche situazione che resta particolarmente a rischio? “La situazione più pericolosa resta la stessa: lo stare al chiuso senza mascherina“, ha spiegato.

Pregliasco ha anche rivelato di avere ricevuto “nuove minacce sui social” e sporgerà denuncia, mostrando ai conduttori le stampa delle intimidazioni subite negli ultimi giorni.

Sempre Pregliasco, ma intervistato da Radio Punto Nuovo, ha parlato della capienza negli stadi: “I tifosi non sono cultori di musica classica che stanno in religioso silenzio al loro posto, per questo non è facile riaprire gli stadi. Siamo in una situazione favorevole, ma ancora non troppo. Ci sono segnali positivi, di miglioramento epidemiologico ma siamo in una fase ancora di attenzione”.

“L’approccio italiano, ma anche di tutta Europa, ha la finalità di limitare la diffusione, e ridurre le possibilita’ di contatto – ha continuato Pregliasco -. Il trend dei contagi è in discesa, tra vaccinazioni e misure di sicurezza. Spero che a marzo potremo arrivare al 100% di capienza negli stadi, si vede la luce”.

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