Dal 1° al 31 agosto 2025, l’Agenzia delle Entrate interrompe l’invio di avvisi bonari, lettere di compliance e altre comunicazioni non urgenti. Questa misura, prevista dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 1/2024, rientra nella riforma fiscale che amplia la sospensione feriale durante le vacanze estive. La pausa si estende fino al 4 settembre per alcune tipologie di atti. I contribuenti beneficiano di un mese di tregua per gestire obblighi fiscali senza pressioni immediate, ma i controlli fiscali urgenti restano attivi.

Quali atti non arrivano ad agosto

La sospensione riguarda specifiche comunicazioni fiscali. L’Agenzia delle Entrate blocca l’invio di:

  • Comunicazioni di controllo automatizzato delle dichiarazioni, ai sensi degli articoli 36-bis del DPR n. 600/1973 e 54-bis del DPR n. 633/1972.
  • Comunicazioni di controllo formale delle dichiarazioni, previste dall’articolo 36-ter del DPR n. 600/1973.
  • Avvisi di liquidazione per imposte su redditi a tassazione separata, come stabilito dall’articolo 1, comma 412, della legge n. 311/2004.
  • Lettere di compliance, che invitano i contribuenti a regolarizzare spontaneamente anomalie, secondo l’articolo 1, commi 634-636, della legge n. 190/2014.

Stop alle richieste di documenti

L’Agenzia delle Entrate sospende anche le richieste di documenti e informazioni ai contribuenti, come stabilito dall’articolo 37, comma 11-bis, del D.L. 223/2006. I termini per trasmettere tali materiali restano fermi dal 1° agosto al 4 settembre 2025. La sospensione non si applica alle richieste legate a verifiche, ispezioni o rimborsi IVA. I contribuenti con scadenze in questo periodo vedranno i termini riprendere dal 5 settembre, senza sanzioni per ritardi durante la pausa.

Chi beneficia della pausa

La sospensione avvantaggia diverse categorie di contribuenti:

  • Imprese e professionisti con scadenze fiscali ad agosto.
  • Lavoratori autonomi e dipendenti che non devono versare imposte nel mese.
  • Contribuenti con debiti fiscali, che possono dilazionare i pagamenti e gestire meglio il flusso di cassa.

Questa tregua consente di pianificare gli adempimenti senza incorrere in sanzioni o interessi, a patto di rispettare le nuove scadenze a partire da settembre.

Controlli urgenti senza sosta

Nonostante la pausa, l’Agenzia delle Entrate mantiene attivi i controlli fiscali urgenti. La Circolare n. 9/E/2024 chiarisce che le attività proseguono in casi come:

  • Rischio per la riscossione, quando la mancata notifica compromette i termini di prescrizione;
  • Notizie di reato, ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale;
  • Procedure concorsuali, per garantire l’insinuazione tempestiva nel passivo.

Altre sospensioni in vigore

Dal 1° agosto al 4 settembre 2025, l’Agenzia delle Entrate sospende anche i termini per le richieste di chiarimenti legate ad avvisi bonari da controlli automatici o formali e agli avvisi di liquidazione per redditi a tassazione separata. Per chi riceve comunicazioni tramite intermediario, i 60 giorni per la definizione iniziano 30 giorni dopo la ricezione dell’atto da parte dell’intermediario. Inoltre, il Decreto Adempimenti prevede una seconda sospensione dal 1° al 31 dicembre, per ridurre la pressione fiscale nei periodi festivi.