Questa è una storia che ricorda l’importanza dell’autoisolamento ai tempi del Covid-19.

La francese Bernadette Gatelier, 80 anni, è morta alla fine dello scorso anno dopo essere stata contagiata dal coronavirus. Secondo la figlia, però, questo dramma si sarebbe potuto evitare se non fosse stato per l’incoscienza di una coppia di parenti che ha nascosto di essere stata in contatto con positivi.

Come raccontato su GentSide.com, il 4 novembre 2020 Bernadette ricevette una nipote e il marito in casa sua. Sebbene avesse un pacemaker e problemi al ginocchio, l’80enne era in buone condizioni di salute, secondo la figlia Fabienne Condamin.

La donna, però, non sapeva che la coppia era entrata in contatto con contagiati e che stava attendendo i risultati di un tampone effettuato nello stesso giorno e che poi ha dato esito positivo.

Bernadette, quindi, è stata contagiata a sua volta e la figlia ha raccontato: «Ha cominciato a stancarsi spesso, aveva la febbre e la tosse». Ricoverata in ospedale e trasferita in terapia intensiva, è morta tre settimane dopo avere ricevuto questi parenti a casa sua.

Fabienne Condamin è naturalmente molto arrabbiata con questa coppia che, secondo lei, ha palesato «irresponsabilità». «Queste persone, se avessero rispettato le istruzioni sanitarie, si sarebbero dovute isolare e mia madre non sarebbe stata contagiata», ha detto.

Sei mesi dopo il decesso della madre, quindi, ha deciso di sporgere denuncia contro questa coppia per omicidio colposo. Si tratta del primo caso in Fracia. Secondo il suo avvocato, Eric Morain, «la strada è ancora lunga» perché è necessario associare il contagio della donna con la coppia e la consapevolezza di quest’ultima di essere potenzialmente pericolosa e, quindi, negligente.