La Repubblica popolare di Donetsk potrebbe prendere in considerazione l’idea di annettersi alla Russia una volta che avrà sotto controllo l’intera regione. Lo ha affermato oggi, martedì 30 marzo, il leader separatista Denis Pushilin che ha affermato: “Per quanto riguarda l’adesione alla Federazione Russa, per quanto riguarda la volontà e l’aspirazione, sono stati chiaramente tracciati dal 2014: il desiderio di essere in Russia. Ma ora il compito principale è raggiungere i confini costituzionali della repubblica. Poi, lo determineremo”.

Questo commento, il cui contenuto potrebbe mettere in discussione anche la bozza degli esiti degli accordi di Istanbul, segue quello del leader della Repubblica popolare di Luhansk con la proposta di un referendum popolare per decidere sull’adesione alla Russia. Kiev ha già fatto sapere che qualsiasi voto del genere non avrebbe alcuna base giuridica e attiverebbe una risposta internazionale ancora più forte.

Ricordiamo che, tre giorni prima dell’avvio dell’invasione dell’Ucraina, cominciata il 24 febbraioscorso, il presidente Vladimir Putin ha riconosciuto i territori separatisti di Luhansk e Donetsk come stati indipendenti, sebbene il resto del mondo li consideri parte dell’Ucraina. E Kiev, che sta lottando per evitare che ci sia un’appropriazione di terra in stile imperiale da parte di Mosca, ha affermato ripetutamente che non accetterà mai alcuna annessione ed è questo il punto più complicato nei colloqui tra le due parti.

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