Dodicesimo giorno di guerra. Mosca ha acconsentito all’apertura di corridoi umanitari a Kiev, Kharkiv, Mariupol e Sumy su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron. Stando alle mappe pubblicate dall’agenzia di stampa Ria Novosti, il corridoio da Kiev porterà fino alla Bielorussia (alleato russo) e i civili di Kharkiv avranno soltanto un corridoio che porta alla Russia. I corridoi di Mariupol e Sumy condurranno sia in altre città ucraine che in Russia.

Come riportato dal Cremlino, chi vuole lasciare Kiev potrà anche essere trasportato in aereo in Russia, aggiungendo che utilizzerà i droni per monitorare l’evacuazione: “I tentativi da parte dell’Ucraina di ingannare la Russia e l’intero mondo civile questa volta sono inutili”, si legge in una nota, sempre citata dall’agenzia di stampa.

Nuovo messaggio del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy. Stando a quanto riportato dal Guardian, ha avvertito le truppe russe che punirà coloro che commettono atrocità in Ucraina, dicendo che “l’unico posto tranquillo” che li attende è la tomba. “Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in questa guerra sulla nostra terra”. Zelensky ha anche ricordato la morte di una famiglia che stava tentando di fuggire dalla città ucraina di Irpin, vicino a Kiev, dove otto civili sono stati uccisi in città mentre erano in corso le evacuazioni, secondo il sindaco Oleksandr Markushyn.

Sul fronte bellico, si è appreso che le forze armate ucraine hanno colpito una nave russa nel Mar Nero. Lo riporta Ukrinform, citando il portavoce del quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk.

Sul fronte economico, dpo le dichiarazioni del segretario di Stato Usa Antony Blinken secondo cui Washington e l’Unione Europea starebbero discutendo attivamente un blocco del petrolio russo, il rublo affonda fino a sfiorare i 140 per dollaro. La divisa russa ora vale 136,18 per dollaro dopo un minimo stamani a 139,495.

Sul fronte diplomatico, Wang Yi, ministro degli esteri cinese, ha affermato che la Cina è pronta per avere un “ruolo costruttivo” nella crisi in Ucraina e a lavorare con la comunità internazionale per una “necessaria mediazione”.

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