Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, intervistato dal Telegraph, ha rivelato che l’Alleanza Atlantica rafforzerà le proprie truppe militari sul fianco orientale come deterrenza.

Stoltenberg ha spiegato che la NATO è “nel mezzo di una trasformazione molto fondamentale” e questo grande “reset” comprenderà la sostituzione della “piccola” presenza sul fianco orientale dell’alleanza con forze militari più consistenti.

Secondo quanto riportato dal Telegraph, i leader militari della NATO stanno studianto il nuovo piano che prevederebbe l’aumento della forza militare in Paesi come Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia.

Stoltenberg ha detto: “Quella che vediamo ora è una nuova realtà, una nuova normalità per la sicurezza europea”, aggiungendo che i leader della NATO dovrebbero decidere al vertice di Madrid, programmato per il prossimo mese di giugno, su “quello che chiamiamo un ripristino, un adattamento a lungo termine della NATO”.

Inoltre, ha spiegato che il “concetto strategico” della NATO affronterà anche la “minaccia” proveniente dalla Cina, considerando la stretta cooperazione in atto tra Pechino e Mosca. Infatti, in un’altra conferenza stampa, dopo un colloquio tra i ministri degli Esteri della NATO che si è svolto giovedì scorso a Bruxelles, Stoltenberg ha affermato che il concetto strategico dell’alleanza “deve anche tenere conto di come la crescente influenza della Cina e le politiche coercitive influiscano sulla nostra sicurezza”.

Il concetto strategico della NATO è un documento che affronta le principali questioni di sicurezza dell’alleanza militare e ne dirige l’evoluzione politica e militare. L’idea strategica più recente è stata accettata nel 2010 e da allora non è stata più rivista.

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