Dopo il problema di comunicazione che ha portato all’errore nei ricalcoli degli importi delle pensioni di gennaio e febbraio, l’INPS annuncia che un errore tecnico avvenuto nei sistemi di calcolo. Così l’importo di febbraio del reddito di cittadinanza è sbagliato.

L’errore e mano soldi nella carta

Da ciò che si apprende, si è trattato di un problema tecnico del sistema di calcolo automatico dei computer dell’INPS, che ha portato al calcolo sbagliato dell’importo del sussidio statale di febbraio, che sta venendo distribuito in questi giorni.

Le contromisure dell’Inps

L’INPS si è già scusata profondamente per l’accaduto e ha disposto tutte le misure necessarie. I beneficiari del reddito potranno recuperare i soldi persi il prima possibile anche se si tratta di un’esigua minoranza del totale e gli uffici dell’INPS hanno già individuato profili a cui far arrivare un rimborso pari a quanto mancante dalla mensilità di febbraio a causa dell’errore. Il rimborso verrà corrisposto a chi è stato penalizzato dall’errore dei computer dell’INPS con la mensilità di marzo. Chi ha ricevuto meno soldi a febbraio dunque non dovrà preoccuparsi.

L’errore nel calcolatore

Secondo l’INPS, si è trattato di un tilt completo dei computer occorso durante la lavorazione dei dati per il calcolo degli importi, cosa che ha compromesso il lavoro delle macchine, portando a un calcolo errato e, di conseguenza, una errata erogazione del contributo statale. L’INPS fa sapere che, anche se non si riesce a capire se si è stati vittima di questo errore, è possibile controllare se si rientra tra i casi tramite il sito MyINPS.

Reddito di Emergenza prorogato?

Per molti sarebbe una speranza, se non la salvezza per evitare che inflazione, caro bollette e cartelle esattoriali mandino in bancarotta tutti coloro che stanno cercando di ripartire. Infatti si starebbe valutando l’idea d’introdurre un Reddito di Base, cioè una misura totale per tutti i cittadini. Sarà  uno strumento che non si limiterà alla sola Italia, ma a tutta l’Ue. Il reddito di emergenza è stato uno strumento di supporto economico per tutti coloro che si sono ritrovati a perdere la propria attività e il proprio reddito a causa delle chiusure e delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid.

La risposta alla crisi Covid

Per tutti loro è stata disposta una mensilità emergenziale, che andasse a coprire (anche se parzialmente) le perdite subite dalla pandemia, con importi che variavano a seconda dell’ISEE denunciato e del calo di fatturato segnalato. Questo strumento è stato attivo fino a novembre 2021, ultimo mese per cui erano previste le erogazioni relative alle mensilità di giugno, luglio, agosto e settembre 2021, ovviamente a riferimento dei mesi prima in cui l’Italia era ancora in lockdown, o in zona arancione. Si sperava in un rinnovo dello strumento a seguito delle chiusure di dicembre e gennaio 2022, e invece la Legge di Bilancio 2022 non ha previsto ulteriori finanziamenti emergenziali.

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