Il Pnrr porta in Sicilia fondi per 94 milioni per il lavoro. Il piano è già pronto ed è la declinazione in materia di occupazione dell’investimento dei fondi europei del Piano di ripresa post covid europeo che porterà nelle casse selle amministrazioni pubbliche consistenti finanziamenti. In Sicilia arriveranno 94 milioni e saranno destinati soprattutto a misure di riqualificazione e formazione di disoccupati e percettori di benefici statali come Naspi e Reddito di cittadinanza.
Obiettivo trovare lavoro ai percettori
La regione, grazie a questi fondi, proverà a piazzare nel mondo del lavoro chi percepisce i benefici. Per questo stanno per variare le regole fondamentali per categorie di grande peso nell’Isola come quella dei percettori del reddito di cittadinanza. Questi, da quando il piano verrà attivato, dovranno accettare di sottoporsi a un percorso di riqualificazione per evitare di perdere l’assegno. Stessa cosa anche per i percettori della Naspi e per i precari Asu che dovranno seguire percorsi di riqualificazione. Queste ultime due categorie però non rischiano di perdere l’assegno o l’eventuale stabilizzazione.
Il piano all’Ars
Ieri in commissione Sanità all’Ars è stato illustrato il piano dei fondi relativi al Pnrr che vale 94 milioni e 864 mila euro e prevede d’intercettare e gestire 64.680 disoccupati o precari. L’assessore regionale Scavone ci ha lavorato insieme all’assessorato alla Formazione, guidato da Roberto Lagalla, e dovrà spedirlo al ministero entro il 28 febbraio.La Sicilia, visto l’elevato numero di persone che prendono il reddito di cittadinanza e la Naspi, è la Regione che più di tutte ha ottenuto dalla distribuzione delle risorse nazionali, che ammontano a 4,4 miliardi. Il piano della regione si chiama Gol e prevede d’inserire in una banca dati e avviare a un percorso circa 64.680 persone. Di questi, 17.248 dovranno essere riqualificati in aree del tutto nuove e almeno 6.468 acquisire competenze digitali. Il tutto prenderà il via nella tarda primavera e avrà uno sviluppo triennale.
Il ruolo attivo dei Centri per l’impiego
“Il programma Gol – spiega Scavone al giornale di Sicilia – prevede infatti varie categorie d’interventi e un ruolo attivo dei Centri per l’impiego, che nel frattempo saranno potenziati grazie al concorso da 1.100 posti. Rivestirà un ruolo strategico pure il raccordo con le Agenzie per il lavoro private”. Si tratta di un piano che prevede oltre alla formazione e alla riqualificazione da portare avanti con gli enti gestori dei corsi, un percorso di reinserimento professionale che verrà realizzato sia dai centri per l’impiego che dalle agenzie per il lavoro accreditate col sistema pubblico.
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