L’inglese Glenn Barratt, 51 anni, ha trascorso quasi tre settimane attaccato a un ventilatore per combattere contro il coronavirus dopo averlo contratto mentre si trovava in un pub per guardare la partita di Euro 2020 tra l’Inghilterra e la Croazia, giocata il 13 giugno scorso.
La settimana successiva al match degli Europei, Glenn ha cominciato a soffrire di tosse grassa ed è stato poi costretto a stare a letto, incapace di respirare da solo. Il 25 giugno i medici hanno scelto di indurre il coma e, poco prima, il 51enne ha detto alle infermiere che avrebbe desiderato essere vaccinato.
Glenn è morto al Princess of Wales Hospital di Grimsby, nel Lincolnshire, il 13 luglio. Parlando dopo la scomparsa del 51enne, il cugino 57enne Ken Meech ha affermato che se Gleen avesse ricevuto la doppia dose del vaccino, sarebbe ancora vivo. L’uomo, infatti, dopo avere perso la milza in seguito a un incidente in moto 10 anni fa, aveva scelto di non vaccinarsi perché preoccupato.
Il familiare, che ha descritto Glenn come il suo «fratello maggiore», chiede ora agli altri di vaccinarsi contro il Covid-19 così da dare un senso alla scomparsa del parente.
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