Il Consiglio dei Ministri proclama cinque giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco. Bandiere a mezz’asta, eventi sportivi rinviati e cerimonie sobrie: le disposizioni di Palazzo Chigi per onorare il Pontefice.

L’Italia si prepara a commemorare Papa Francesco, scomparso ieri, lunedì 21 aprile, con cinque giorni di lutto nazionale. Il Consiglio dei Ministri, riunito a Palazzo Chigi sotto la guida della presidente Giorgia Meloni, ha deliberato misure solenni per onorare il Pontefice, figura di riferimento globale per la sua umanità e il suo impegno per la pace. Le disposizioni, annunciate in un comunicato ufficiale, includono l’esposizione delle bandiere a mezz’asta, un minuto di raccoglimento e inviti a celebrare eventi pubblici con sobrietà.

Le decisioni del Consiglio dei Ministri

Il governo ha stabilito che il lutto nazionale duri da martedì 22 aprile fino a sabato 26 aprile, giorno dei funerali di Papa Francesco, previsti alle ore 10 in Piazza San Pietro. Durante questo periodo, tutte le bandiere sugli edifici pubblici saranno a mezz’asta, mentre quelle interne saranno adornate con due strisce di velo nero, come previsto dalla circolare della Presidenza del Consiglio del 18 dicembre 2002. Inoltre, il governo ha invitato a rinviare gli eventi sportivi e di intrattenimento in programma per il 26 aprile, includendo le partite di Serie A come Inter-Roma, Como-Genoa e Lazio-Parma.

Un minuto di silenzio per il Pontefice

Il Consiglio dei Ministri ha disposto un minuto di raccoglimento alle ore 10 del 26 aprile in tutti gli uffici e le scuole pubbliche, se aperti, o nel primo giorno lavorativo successivo. Questa misura simbolica mira a coinvolgere l’intera collettività in un momento di riflessione sulla straordinaria eredità di Papa Francesco, noto per il suo messaggio di giustizia sociale e dialogo interreligioso. Le scuole, in particolare, osserveranno il silenzio come gesto di rispetto, senza che il lutto comporti la chiusura delle attività lavorative o scolastiche, come chiarito dalle normative vigenti.

Sobrietà per le celebrazioni del 25 aprile

La coincidenza del lutto nazionale con l’80° anniversario della Liberazione, il 25 aprile, ha sollevato alcune polemiche. Il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha dichiarato: “Tutte le cerimonie sono consentite, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. Le celebrazioni, come quella al Milite Ignoto con il presidente Sergio Mattarella e la premier Meloni, si svolgeranno regolarmente ma in forma contenuta. L’opposizione, tuttavia, ha criticato il richiamo alla sobrietà, con il leader di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni che ha commentato: “C’è poco da fare: è più forte di loro, anche stavolta un’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi in questo momento occupa Palazzo Chigi”.

Gestione logistica dei funerali

Per garantire un’organizzazione impeccabile delle esequie, il governo ha nominato Fabio Ciciliano, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, come commissario straordinario. Ciciliano coordinerà la mobilità, l’accoglienza e l’assistenza dei fedeli e delle delegazioni internazionali attese a Roma. Il Consiglio dei Ministri ha stanziato i primi 5 milioni di euro per coprire le spese logistiche, con ulteriori risorse da quantificare. Musumeci ha sottolineato che le misure di ordine pubblico resteranno di competenza del Prefetto di Roma, mentre la Protezione Civile monitorerà i flussi di pellegrini attraverso dati forniti da Anas, Ferrovie dello Stato ed Enac.

Un precedente storico

Il lutto nazionale per la morte di un Pontefice non è una novità. In passato, l’Italia ha osservato periodi di cordoglio per Pio XII (1958), Giovanni XXIII (1963), Paolo VI (1978) e Giovanni Paolo II (2005), quando furono proclamati tre giorni di lutto. La scelta di cinque giorni per Papa Francesco, come spiegato da Musumeci, è stata una decisione della presidente Meloni, condivisa dall’intero governo. “Sono scelte del presidente del Consiglio che tutti abbiamo condiviso”, ha ribadito il Ministro.

Impatto sugli eventi sportivi e culturali

La sospensione degli eventi sportivi il 26 aprile rappresenta una delle misure più significative. Il Ministro Musumeci ha confermato: “Sono sospese le partite di sabato”. Questa decisione avrà un impatto diretto sul calendario della Serie A, con possibili rinvii al lunedì per le gare in programma. Anche gli eventi culturali e le manifestazioni pubbliche sono invitati a svolgersi in forma ridotta o a essere posticipati, nel rispetto del lutto. Tuttavia, le attività di beneficenza, come concerti o raccolte fondi, potranno proseguire, come previsto dalle normative.

Verso i funerali di Piazza San Pietro

I funerali di Papa Francesco, previsti per il 26 aprile, attireranno a Roma migliaia di pellegrini e delegazioni da tutto il mondo. La salma del Pontefice, esposta nella Basilica di San Pietro da mercoledì 23 a venerdì 25 aprile, sarà poi tumulata a Santa Maria Maggiore, secondo le sue volontà. Le autorità stanno potenziando le misure di sicurezza, con una no-fly zone sopra il Vaticano e percorsi dedicati per evitare assembramenti. Il governo, attraverso la Protezione Civile, garantirà un’organizzazione fluida fino all’elezione del nuovo Pontefice.