Un anziano spara e ferisce un ladro entrato in casa sua. La Procura di Rovigo conferma: “È legittima difesa”. La politica esulta. Ma il dibattito è tutt’altro che chiuso.

È legittimo sparare per difendersi se qualcuno entra in casa tua, al buio, armato di cacciaviti e con il volto coperto? Secondo la Procura di Rovigo, sì. È quanto emerge dal caso avvenuto a Grignano Polesine il 3 novembre scorso, quando un uomo anziano ha esploso alcuni colpi di pistola per difendersi da tre rapinatori. Uno di loro è rimasto ferito. Gli altri sono fuggiti.

Le indagini hanno confermato che il proprietario ha agito con una pistola regolarmente denunciata, e soprattutto con l’intento di non colpire parti vitali. Un caso che ha riaperto il dibattito pubblico e politico sulla legittima difesa in ambito domestico. La Procura non ha dubbi: “Reazione proporzionata, nessun reato”.

Ma cosa è successo davvero quella sera? E cosa dice la legge?

La ricostruzione dei fatti: tre uomini incappucciati entrano in casa

Sono circa le 18:30 di lunedì 3 novembre quando tre persone con il volto coperto scavalcano la recinzione di una villetta alla periferia di Grignano Polesine, frazione di Rovigo. L’abitazione appartiene a un uomo anziano, che vive solo e che, secondo quanto emerso, aveva già subito in passato un tentativo di furto.

Scatta l’allarme. Il proprietario si accorge della presenza dei ladri. Prende la pistola, detenuta legalmente, e si avvicina. Grida ad alta voce di essere armato. Invita gli intrusi ad andarsene. Ma non basta.

Uno dei rapinatori, armato di due cacciaviti e col volto coperto da un passamontagna, si avvicina. A quel punto, l’anziano spara. Mira lontano da organi vitali. Ferisce l’aggressore. Gli altri due fuggono nelle campagne circostanti.

Per la Procura è legittima difesa: “Nessuna indagine a suo carico”

La Procura di Rovigo, guidata dalla dottoressa Manuela Fasolato, è netta nella sua valutazione. La reazione del cittadino è perfettamente compatibile con quanto previsto dall’articolo 52 del codice penale.

«La persona offesa – ha spiegato la Procuratrice in una nota – ha sparato, mirando a parti non vitali, con un’arma regolarmente denunciata, per difendersi dal soggetto travisato da passamontagna che si trovava all’interno della sua abitazione, al buio, e che stava cercando di colpirlo con un cacciavite, nonostante fosse scattato l’allarme e la persona offesa avesse già avvisato ad alta voce che era armata».

L’uomo non sarà indagato. Nessuna iscrizione nel registro degli indagati per eccesso colposo di legittima difesa. Le indagini proseguiranno invece per identificare i responsabili della tentata rapina aggravata, ancora in fuga.

Il quadro normativo: cosa dice la legge sulla legittima difesa in casa

Il caso rientra nella fattispecie prevista dal rinnovato articolo 52 del codice penale, modificato in modo rilevante nel 2019. In base alla legge:

«Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta».

In particolare, la norma stabilisce che è sempre proporzionata la difesa se si usa un’arma legittimamente detenuta per difendere la propria o altrui incolumità, o beni propri o altrui, quando l’aggressore non desiste e vi è pericolo concreto di aggressione.

Nel caso di Grignano Polesine, tutti questi requisiti risultano rispettati: arma regolarmente denunciata, ladri che non desistevano, pericolo effettivo, aggressione in corso. Inoltre, l’anziano ha dichiarato di aver agito per paura, dopo essere già stato vittima di un tentato furto.

La politica si schiera: “La difesa è sempre legittima”

Il caso ha avuto un’eco immediata anche sul piano politico. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato senza esitazioni: «La difesa è sempre legittima».

Una frase che sintetizza la posizione del governo e rilancia il messaggio politico che accompagna da anni le modifiche al codice penale in materia di autodifesa. Il vicepremier Matteo Salvini, da sempre sostenitore della linea dura, ha aggiunto: «Norme a tutela dei cittadini per bene, perché – come sosteniamo da anni – la difesa è sempre legittima».

Un chiaro riferimento alla riforma voluta dalla Lega nel 2019, che ha attenuato i margini di discrezionalità delle Procure nel valutare la proporzionalità della reazione in casi simili.

Il ruolo della paura e il precedente tentativo di furto

Secondo quanto trapelato, l’anziano avrebbe vissuto il tentativo di intrusione con forte tensione e paura, anche per via di un precedente tentativo di furto nella sua abitazione. Questo elemento non è irrilevante: la percezione di pericolo reale può rafforzare la giustificabilità della reazione difensiva.

L’uomo, dunque, non ha sparato a freddo, ma avrebbe cercato di mettere in fuga i malviventi prima di usare l’arma. Solo dopo l’aggressione con i cacciaviti ha reagito.

La Scientifica ha recuperato due cacciaviti all’interno dell’abitazione, confermando la ricostruzione dei fatti. Gli investigatori della Questura di Rovigo continuano le ricerche per risalire agli altri due complici.

Lo sapevi che…?

  • In Italia, oltre 200.000 furti in abitazione sono stati denunciati ogni anno tra il 2015 e il 2020 (dati Istat). Il tema della sicurezza domestica è tra i più sentiti dai cittadini.
  • Il concetto di legittima difesa “domiciliare” è stato inserito esplicitamente nel codice penale solo con la riforma del 2006.
  • Dal 2019, la difesa è considerata sempre legittima se avviene in casa propria e l’aggressore non desiste, a patto che si usi un’arma legalmente detenuta.

FAQ – Domande frequenti

Cosa prevede la legge italiana sulla legittima difesa in casa?
Chi è aggredito nella propria abitazione può difendersi, anche usando un’arma, se l’aggressore non si ferma e c’è un pericolo attuale.

L’anziano di Rovigo rischia un processo?
No. La Procura ha confermato che non verrà indagato. La sua reazione è considerata proporzionata e legittima.

Chi sono i rapinatori?
Non sono ancora stati identificati. Si sa che erano almeno tre, con il volto coperto. Uno è rimasto ferito.

Cosa significa “eccesso colposo di legittima difesa”?
Significa reagire in modo sproporzionato rispetto alla minaccia. In questo caso, la Procura ha escluso che sia avvenuto.

Le leggi sulla legittima difesa sono recenti?
Sì. Le modifiche più importanti sono del 2019, con un ampliamento della possibilità di difendersi in casa.