Paula Chadwick è morta pochi giorni prima di Natale, travolta da un SUV guidato da un uomo tre volte oltre il limite di alcol.
Una madre di tre figli, una famiglia distrutta, un Natale spezzato per sempre. È la tragica storia di Paula Chadwick, 54 anni, morta in uno scontro frontale l’11 dicembre dello scorso anno lungo la A54, nella zona di Sproston, nel Cheshire (Inghilterra). Alla guida dell’auto che l’ha investita, contromano e in stato di ebbrezza, c’era Adam Boulton, 36 anni. L’uomo è stato condannato a dieci anni di carcere e a sette anni di sospensione della patente.
La dinamica è di quelle che lasciano senza parole. Dopo aver acquistato una bottiglia di gin al limone di Sicilia e due toniche in un supermercato, Boulton si è messo alla guida del suo Range Rover. Pochi minuti dopo, ha imboccato una rotonda nel senso sbagliato, ha guidato contromano e si è schiantato contro l’auto di Paula, una Vauxhall Corsa. La donna è morta dopo un intervento d’urgenza al Royal Stoke Hospital.
Un impatto devastante e una condanna esemplare
Secondo i rilievi della polizia, Boulton era ancora oltre tre volte il limite legale di alcol nel sangue quattro ore dopo l’incidente. Nella sua auto, gli agenti hanno trovato bottiglie di gin vuote nel vano piedi. Dopo lo schianto, è stato visto biascicare e ha ammesso: «Sono oltre il limite. Ho bevuto molto».
L’uomo si è dichiarato colpevole di omicidio stradale causato da guida pericolosa, guida in stato di ebbrezza e guida pericolosa. Il giudice Steven Everett ha definito il suo comportamento: «Una sequenza prolungata e veramente orrenda di guida in stato di ebbrezza, che ha causato la tragica morte di una donna chiaramente molto amata dalla sua famiglia. La loro perdita è incalcolabile».
“Se fosse uscita dieci secondi dopo, forse l’avrebbe visto”
In aula, il giudice ha aggiunto un dettaglio straziante: «Se fosse uscita di casa dieci secondi più tardi, probabilmente l’avrebbe visto. La triste realtà è che non è stato così».
Secondo l’accusa, se Boulton avesse imboccato la carreggiata solo 20 metri più avanti, Paula avrebbe avuto il tempo per una manovra evasiva. Ma così non è stato. La sua Corsa è stata colpita in pieno, spinta all’indietro, ha ruotato su se stessa ed è finita contro una siepe. Le ferite erano troppo gravi.
Il marito: “Quando mi sveglio, il mondo mi crolla addosso”
Il momento più toccante del processo è arrivato con la dichiarazione di Russ Chadwick, marito di Paula, che ha raccontato con parole semplici ma devastanti il dolore lasciato da quella notte. «Non so nemmeno come poter avere un futuro ormai. Come si può superare la morte di una persona amata in un modo così brutale? Non riesco a vedere una via d’uscita».
«I nostri piani per la pensione non si realizzeranno mai. La vita di Paula era la sua famiglia. Non potrà mai conoscere i suoi nipoti, cosa che aspettava con grande felicità».
«Non voglio lasciare la casa, perché se lo faccio poi devo tornare in una casa vuota. Quando mi sveglio al mattino, i primi cinque secondi sono tranquilli, poi tutto mi crolla addosso e rivivo tutto da capo».
«A casa ero io a sistemare le cose per Paula. L’unica cosa che non posso aggiustare per lei è lei. Non potrò mai rimediare».
Una guida pericolosa iniziata molto prima
I filmati e le testimonianze raccontano una sequenza di guida altamente pericolosa. Secondo la procuratrice Maria Masselis: «Oscillava tra le corsie uno e due senza motivo, quasi colpendo il marciapiede interno. Ha superato la linea centrale ed è stato visto posizionarsi sopra la linea di divisione. Ha rallentato a 40 miglia orarie, poi accelerato di nuovo. Ha percorso tutta la rotonda tornando nella direzione opposta».
«Verso le 17:15 è stato visto attraversare ancora la linea centrale, frenare senza motivo, e guidare per un tratto contromano. La seconda volta ha colpito direttamente il veicolo della signora Chadwick».
“Mi assumo la piena responsabilità”
In una lettera al tribunale, Boulton ha espresso rimorso: «Ho preso la decisione imperdonabile di guidare dopo aver bevuto e mi assumo tutta la responsabilità delle conseguenze di quella scelta».
«Nessuna parola può esprimere il dolore e la vergogna che provo sapendo che le mie azioni hanno causato la perdita di una persona così amata. Posso solo immaginare il dolore che la sua famiglia prova ogni giorno».
«Sono profondamente pentito e vergognoso di ciò che ho fatto – non ci sono scuse».

La vittima e il marito
Lo sapevi che…?
- Nel Regno Unito, il limite legale di alcol nel sangue è di 35 microgrammi per 100 ml di aria espirata.
- Dicembre è uno dei mesi con più incidenti legati all’alcol.
- I tribunali britannici possono posticipare l’inizio del divieto di guida fino alla fine della pena detentiva.
- Le collisioni contromano rappresentano meno del 2% degli incidenti, ma oltre il 20% delle vittime.
- I danni emotivi descritti dalle famiglie delle vittime sono spesso determinanti nella sentenza.
FAQ
Chi era Paula Chadwick?
Una madre di tre figli, molto legata alla sua famiglia. È morta in un incidente stradale provocato da un conducente ubriaco.
Chi è Adam Boulton?
Un 36enne britannico, ex manager, che ha causato l’incidente mentre guidava con un tasso alcolemico triplo rispetto al limite legale.
Qual è stata la condanna?
Dieci anni di carcere e sette anni di sospensione della patente, che partiranno alla sua scarcerazione.
Che cos’ha dichiarato il marito di Paula?
Ha raccontato il dolore quotidiano della perdita, dicendo: “Non posso aggiustare questa cosa per lei”.
Boulton ha mostrato rimorso?
Sì. In una lettera ha detto: “Mi assumo la piena responsabilità. Sono profondamente dispiaciuto”.
Fonte: The Sun.






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