La mascherina può essere scomoda ma non limita il flusso di ossigeno ai polmoni, anche nelle persone con gravi malattie polmonari. Lo ha scoperto una ricerca.
Gli studiosi, nel dettaglio, hanno testato l’effetto delle mascherine chirurgiche sullo scambio di gas (il processo mediante il quale il corpo aggiunge ossigeno al sangue mentre rimuove l’anidride carbonica) in 15 medici sani e in 15 veterani militari con i polmoni gravemente compromessi tramite una passeggiata rapida di sei minuti su una superficie piana e dura.
I livelli di ossigeno e di anidride carbonica nel sangue sono stati misurati prima e dopo il test. Ebbene, né i medici sani né i pazienti con i polmoni malati hanno mostrato cambiamenti significativi nelle misurazioni dopo la passeggiata e fino a 30 minuti dopo.
Il disagio della mascherina, quindi, probabilmente non è dovuto alla respirazione dell’anidride carbonica e alla diminuzione dei livelli di ossigeno, come riferito dai ricercatori venerdì scorso sulla rivista scientifica Thorax.
Le mascherine, invece, possono causare disagio irritando i nervi facciali sensibili, riscaldando l’aria inalata o inducendo una sensazione di claustrofobia. I ricercatori, però, hanno rimarcato che qualsiasi disagio di questo tipo non causa problemi alla salute, rimarcando l’importanza dell’uso del dispositivo «che ha dimostrato di migliorare la salute pubblica».
Il nuovo coronavirus sopravvive per nove ore sulla pelle umana
Si è poi appreso da un altro studio, inoltre, che, se lasciato indisturbato, il nuovo coronavirus può sopravvivere per molte ore sulla pelle umana.
Per evitare la possibilità di infettare i volontari sani, i ricercatori hanno condotto esperimenti di laboratorio utilizzando la pelle di un cadavere che altrimenti sarebbe stata utilizzata per gli innesti cutanei.
Mentre il virus dell’influenza A è sopravvissuto per meno di due ore sulla pelle umana, il nuovo coronavirus è sopravvissuto per più di nove ore. Entrambi sono stati completamente inattivati entro 15 secondi con un disinfettante per le mani contenente l’80% di alcol. Da qui l’importanza di lavarsi correttamente le mani per prevenire la diffusione delle infezioni da SARS-CoV-2.
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