“In realtà il Mediterraneo non è solo mare, il Mediterraneo è una terra bagnata dal mare. Se noi pensiamo all’economia del mare, è un’economia molto piccola e la pesca è solo il 2% di quello che il mare realmente ci dà”. Lo ha spiegato  Gioacchino Fazio (Associato ad Economia applicata al Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali e Statistiche all’Università di Palermo) al convegno del Gal Elimos e InCultum che si è tenuto alla Sala Gialla di Palazzo dei  Normanni la settimana scorsa.

Ecco uno stralcio dell’intervento del professore Fazio nel corso del convegno. ” Per me il Mediterraneo sono i popoli. Diciamo che come se fosse Tolkien, cioè di Tolkien, la Terra di Mezzo, la Terra di mezzo, il mare in mezzo, la terra. Guardiamo la terra in questo momento dove si sviluppa l’attività dell’uomo? Ok, io un mio discorso, lo sviluppatore. Mi sono fatto due sottotitoli. Il primo è il titolo generale perché questo progetto ben venga e la risposta risposte sono due che mi sono dato, mi sono fatte, diciamo mente, ascoltavo gli altri e me ne sono date, diciamo sulla base delle mie, della mia esperienza. La prima esperienza è che Mediterraneo è fatto di 23 Paesi. In realtà, secondo la mia opinione, sono molti di meno di 23. Perché si può parlare di popolazioni mediterranee? Capisco che ci dobbiamo mettere lo Stato di Monaco. Ok, capisco che ci dobbiamo mettere la Slovenia, capisco che ci dobbiamo mettere la Bosnia-Erzegovina, la Croazia. Però non capisco perché dobbiamo parlare di popolazioni mediterranee con riferimento a questa popolazione. E capisco ancora di meno i francesi perché hanno tutto sviluppato una politica sull’Unione per il Mediterraneo con 43 Paesi, di cui 27 europei. E dico tutti questi paesi europei. Sì, tutti stanno insieme sempre meglio, ma hanno tirato fuori una politica per il Mediterraneo efficiente? No. Il problema è che questi 23 Paesi sono molto diversi tra di loro, sono diversi per stabilità politica, sono diversi economicamente e sono diversi per gradi di equilibrio o squilibrio sociale. Abbiamo parlato che ho sentito dire il Mediterraneo è una frontiera? Sì, è vero, è un mare che è una frontiera, che economicamente non è così importante, ma è una frontiera tra un porto sicuro e un porto sicuro, almeno con quello che noi pensiamo che sia la realtà che noi vediamo da qui, vedendo arrivare anche dal Sud verso il Nord i soggetti in realtà, e quando parlo di Sviluppo Mediterraneo dovrebbe guardare. Riguarda tutti noi sono vicini, siamo amici. Ho sentito dire siamo vicini, allora siamo vicini. Mi sono fatto la domanda. Abbiamo degli interessi condivisi? No. Abbiamo delle preoccupazioni. Comuni comuni lo. Abbiamo delle sfide comuni? Sì, abbiamo degli interessi in competizione”.