“Solidarietà al ministro Carfagna, destinataria di una busta contenente un proiettile e gravissime minacce di morte. Le intimidazioni e la violenza anche verbale vanno condannate con decisione: non ci può essere spazio per chi assume comportamenti deplorevoli e antidemocratici. Un abbraccio a Mara”. Lo scrive sui social il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini, in merito a quanto pubblicato da Linkiesta su alcune minacce che Mara Carfagna avrebbe ricevuto nelle scorse settimane.

La busta col proiettile

La voce, che girava da alcuni giorni senza riscontri, troverebbe conferma nel racconto della ‘corrispondenza’ intrattenuta dall’avvocato ed ex senatore Giancarlo Pittelli, attualmente in carcere, con amici e parlamentari, pubblicato su Linkiesta.

Il ministro del Sud è infatti tra i destinatari delle lettere-appello di Pittelli. La missiva arrivata alla segreteria di Carfagna alla Camera sarebbe stata aperta e vagliata dalla sicurezza in virtù di misure di sorveglianza molto stringenti” messe in atto per la “specifica esposizione al rischio” del ministro azzurro: pochi giorni prima infatti, scrive Linkiesta, all’indirizzo di Carfagna “è stata recapitata una busta contenente minacce di morte con un proiettile”.

La solidarietà di Nello Musumeci

Messaggi di vicinanza e solidarietà alla ministra per il Sud sono arrivati da tanti esponenti politici. A cominciare dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

«Le gravissime minacce, recapitate assieme ad un proiettile, ricevute dal ministro Mara Carfagna scaturiscono probabilmente da chi non tollera il suo operato – tra i più concreti del recente passato – a difesa degli interessi del Sud. Al ministro Mara Carfagna la piena solidarietà mia e del governo regionale, nella certezza che non si farà intimidire».

Solidarietà anche dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè: “Piena solidarietà al ministro per il Sud, Mara Carfagna, destinataria di gravissime minacce di morte e di una busta contenente un proiettile. Chi si nasconde dietro l’anonimato è un vile. Sono sicuro che Mara non si farà intimidire da questo gesto inconsulto”.

“Le minacce rivolte oggi al ministro Carfagna costituiscono un fatto gravissimo ed  inquietante ancor più perché rivolto ad un’esponente di governo che si sta battendo per il Sud. Siamo certi che questo vile atto non fermerà il suo lavoro e le iniziative adottate che ne usciranno rafforzate”. Così il Vicepresidente ed Assessore all’Economia della Regione Siclliana, Gaetano Armao in merito all’atto intimidatorio rivolto al Ministro Carfagna.

Anche l’Anci Sicilia

“Solidarietà al ministro Carfagna per le minacce di morte ricevute. Le intimidazioni e la violenza vanno condannate con decisione. Siamo certi che questi atti vigliacchi non fermeranno il suo lavoro al Ministero per il Sud”. Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’ANCI Sicilia, che aggiunge: “Il clima di odio e intimidazione verso chi rappresenta le istituzioni va fermato e ci auguriamo che su questi episodi venga fatta luce al più presto”.

Le altre reazioni

“Forza Italia è solidale con Mara Carfagna. Le minacce non la intimidiranno, anzi la spingeranno a servire ancora di più le istituzioni con coraggio e determinazione”, scrive Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia, a cui fa eco il ministro Brunetta: “All’amica Mara, va la mia piena solidarietà per le ignobili minacce di morte che ha ricevuto. Intimidazioni da condannare con fermezza. Avanti a testa alta. Siamo con te nell’impegno per un Sud più efficiente e più competitivo, dalla parte dei cittadini e dei loro diritti”.

“Massima solidarietà alla ministra Mara Carfagna per le vili minacce ricevute. Conosco Mara e sono certo che questi atti vigliacchi non fermeranno il suo lavoro al Ministero per il Sud”, dichiara invece il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

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