Matteo Piantedosi, in audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera, affrontando il tema del naufragio al largo delle coste crotonesi, ha affermato: “L’assetto aereo Frontex, che per primo ha individuato l’imbarcazione dopo le ore 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall’Italia, non aveva segnalato una situazione di pericolo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e di altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione”.

“Un altro elemento caratterizzante la dinamica dei fatti sono state le condizioni meteo che in quel quadrante sono divenute, con il trascorrere delle ore, particolarmente avverse”, ha proseguito il ministro.

“Le attività da parte degli apparati dello Stato che conseguono a eventi di questo genere – ha aggiunto – devono tenere conto di determinati presupposti e conformarsi alle regole tecniche previste in materia, tra le quali rientra anche quello di salvaguardia degli equipaggi a bordo dei propri assetti”.

Naufragio di migranti al largo di Crotone.

La replica di Frontex

Frontex, in una nota, ha precisato: “Sono sempre le autorità nazionali competenti a classificare un evento come ricerca e soccorso”.

Inoltre, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne dell’Unione europea, ha dichiarato di avere “immediatamente informato il Centro di coordinamento internazionale dell’operazione Themis e le altre autorità italiane competenti dell’avvistamento, fornendo la posizione dell’imbarcazione, le immagini a infrarossi, la rotta e la velocità”.

Schlein: “Piantedosi non ha dato risposte”

Elly Schlein, neo segretaria del PD, ha commentato: “Non siamo soddisfatti delle risposte del ministro. Abbiamo chiesto piena luce e chiarezza sulla catena di responsabilità su quanto avvenuto a Crotone, perché non c’è stato un intervento da parte della Guardia Costiera italiana con mezzo adeguato, se c’era possibilità. Non abbiamo ricevuto risposte”.

“Noi vogliamo che si chiariscano dinamiche e responsabilità di quello che è accaduto – ha aggiunto – Il comandante della capitaneria di porto di Crotone ha detto che quelle persone si potevano salvare. Perché non c’è stato l’intervento per evitare questa strage? C’erano molte persone e si avevano gli strumenti per sapere che quelle persone erano a rischio. Noi attendiamo le risultanze delle indagini, ma dal punto di vista delle responsabilità politiche, anche solo le dichiarazioni suggeriscono le sue dimissioni e la riflessione molto profonda di Giorgia Meloni“.

Il bilancio delle vittime

È salito a 67 il bilancio delle vittime del naufragio nel Crotonese. Il corpo di un bimbo di circa 10 anni è stato ritrovato stamattina dagli uomini impegnati nelle ricerche dei dispersi.