• Scoperto un nuovo e raro sintomo del Covid-19: sindrome anale senza riposo.
  • Il caso di un 77enne giapponese, pubblicato sulla rivista BMC Infectious Disease.
  • Si tratta di una patologia simile alla sindrome delle gambe senza riposo.

Oltre 200 sintomi sono stati associati al Covid-19 a lungo termine, tra cui la vista doppia, i cambiamenti nella voce, lo scolorimento delle unghie e la riduzione delle dimensioni dei testicoli. Ma il caso di un paziente giapponese, riportato sulla rivista BMC Infectious Disease, è unico: una versione curiosa della sindrome delle gambe senza riposo ma a livello anale. Ne parla Futura-Sciences.

Nel 2020, un uomo di 77 anni – che chiameremo M – si è presentato all’ospedale di Tokyo con i classici sintomi del Covid-19: mal di gola, tosse, febbre bassa. Dopo una notte trascorsa in ospedale, un test PCR (tampone molecolare) ha confermato la diagnosi: M è positivo al Covid-19. Nonostante la polmonite lieve, il caso è classificato come lieve dai medici e il paziente viene trattato con farmaci antiasmatici e antivirali.

Dopo 21 giorni M ha riacquistato una respirazione quasi normale ed è stato mandata a casa. Poche settimane dopo, però, ha cominciato a sentire un «profondo fastidio anale», circa 10 centimetri sopra il perineo, il muscolo situato tra il pube e l’ano. Disagio non alleviato dalla defecazione ma che si attenua quando il paziente cammina, corre o «gioca ai videogiochi basati sul movimento», come riferito dai medici.

Il riposo, invece, peggiora i sintomi, che tendono anche a manifestarsi la sera, portando i medici a prescrivere i sonniferi. La colposcopia ha rivelato alcune emorroidi interne ma non sono state rilevate altre anomalie della vescica o dell’erezione. Nulla da segnalare nemmeno neurologicamente. Dai medici viene quindi diagnosticata la sindrome anale senza riposo, una rara variante della sindrome delle gambe senza riposo.

La sindrome delle gambe senza riposo (RLS), che colpisce tra il 4 e il 10% della popolazione, provoca un bisogno irrefrenabile di muoversi con una sorta di formicolio alle gambe. Alcune varianti sono già state segnalate nella letteratura scientifica, interessando la testa e il collo, il cavo orale, l’addome o il perineo. Nessuna causa per la RLS è stata ancora chiaramente identificata. Gli scienziati suggeriscono la disfunzione dei recettori della dopamina, con fattori che contribuiscono come carenza di ferro, insufficienza renale o diabete di tipo 2. Nel caso di M, i medici ritengono che la sindrome anale senza riposo possa essere stata innescata dal coronavirus che causa il Covid-19 perché l’uomo non aveva mai provato tali disturbi prima.

Sono già stati segnalati due casi simili di RLS post-Covid-19 e anche casi rari di sindrome di Guillain-Barré, una malattia autoimmune che attacca i nervi periferici, a seguito dell’infezione da Covid-19. Alla fine, M è stato curato con il clonazepam, un farmaco della classe delle benzodiazepine.

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