Fabrizio Pregliasco, virologo, a un forum online del Sole 24Ore ha affermato: «La forza di questa patologia è quella di essere una patologia banale, e ora sappiamo che la maggior parte delle persone è asintomatica. Non abbiamo ancora informazioni sulla suscettibilità e sulla possibilità di ritorno del virus: non è come il morbillo, che una volta preso non torna. Abbiamo già casi in cui dopo diversi mesi la malattia è tornata, ma lo apprendiamo con il tempo ed è tutto in divenire».
L’esperto ha aggiunto: «In questo momento ogni contatto umano va ritenuto a rischio infezione e quindi tutti siamo tenuti a limitare i contatti a quelli davvero essenziali. La situazione non è facile da gestire. Abbiamo già visto che il lockdown prima maniera, e anche quello ‘soft’ di adesso, stanno dando risultati. Ovviamente questo sta dando risultati in un tempo più lungo, perché è meno rigido. I dati epidemiologici comunque sono sottostimati, ed è difficile dare valutazioni in termini numerici».
Pregliasco, poi, ha sottolineato che «le ipotesi ci dicono che possono esserci altre ondate: la Spagnola ebbe tre ondate. La dimensione complessiva dell’andamento dell’epidemia dobbiamo vederla come un iceberg, che si è probabilmente creato a novembre-dicembre dello scorso anno con i voli in arrivo da Wuhan. Il lockdown duro ha permesso di sciogliere una parte di questo iceberg. Al di là dell”annuncite’ sui vari vaccini, i risultati in questo campo sono rilevanti. Ma ci vorrà tempo, ci vorrà tutto l’anno 2021, sarà una campagna lunga. Intanto, ora stiamo gestendo meglio senza esagerare nella terapia, ma anche nella sorveglianza dei pazienti, e ora la speranza di vita è superiore ai mesi del primo impatto».
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