Un grave incidente ha coinvolto un bus turistico lunedì 16 settembre nei pressi di Machu Picchu, in Perù. Il mezzo, mentre percorreva una strada di montagna che collega il sito archeologico con la città di Aguas Calientes, è precipitato per circa 15 metri. Secondo i dati diffusi dalle autorità locali, il bilancio è di 32 feriti, tra cui 13 italiani. La Farnesina è immediatamente intervenuta per fornire assistenza consolare.
Le dinamiche dell’incidente
Il bus è uscito di strada intorno alle 11:30 ora locale, mentre scendeva dalla cittadella Inca. Secondo le prime ricostruzioni, l’autista avrebbe perso il controllo del mezzo su un tratto particolarmente pericoloso, caratterizzato da curve strette e scarsa visibilità. Alcune testimonianze riferiscono che il veicolo si sarebbe spostato troppo a lato della carreggiata per far passare un altro mezzo, provocando la caduta nella scarpata. Altri testimoni, invece, attribuiscono l’incidente alla fitta nebbia o a un eccesso di velocità. La polizia ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze. L’autista è stato fermato per accertamenti.
I feriti italiani: nomi e condizioni
Tra i feriti figurano 10 italiani ricoverati negli ospedali di Cusco, alcuni dei quali in gravi condizioni. La Polizia Nazionale del Perù ha pubblicato un elenco dettagliato delle diagnosi:
- Luciana Bonfada, 35 anni, frattura frontale
- Angelo Florile, 33 anni, politraumatizzato
- Giorgio Quiagliaroli, 47 anni, frattura alla gamba destra
- Dario Florio, 46 anni, politraumatizzato
- Gabriela Cristoforini, 48 anni, frattura di tibia e perone
- Elisabetta Panzeri, 44 anni, frattura psicosomatica
- Paolo Daledo, 38 anni, trauma alla gamba destra
- Greta Raimondi, 35 anni, trauma alla gamba destra
- Fabio Ficci, 36 anni, colpo alla mano destra
- Matteo Vigano, 33 anni, politraumatizzato.
Le condizioni più preoccupanti riguardano Giorgio Quiagliaroli, Gabriela Cristoforini e Paolo Daledo, ma fonti della Farnesina confermano che nessuno degli italiani coinvolti è in pericolo di vita.
L’Ambasciata d’Italia a Lima si è immediatamente attivata, in stretto contatto con il Ministero degli Esteri e le autorità locali, per fornire supporto ai connazionali coinvolti. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato informato della situazione. In un tweet ufficiale, la Farnesina ha confermato l’assistenza consolare ai turisti italiani e ha messo a disposizione un numero di emergenza per informazioni: +51 997232073.
Coinvolti turisti di diverse nazionalità
Oltre agli italiani, tra i feriti si contano anche cittadini di Messico, Guatemala, Cile, Venezuela, Brasile, Giappone e Cina. I soccorritori locali, insieme alle autorità, hanno immediatamente trasportato i feriti nei centri sanitari della regione, e molti sono stati ricoverati a Cusco per le fratture riportate. Le autorità peruviane hanno confermato che il numero totale dei feriti ammonta a 32, con diverse persone in condizioni critiche.
Le indagini sulle cause dell’incidente
Le indagini condotte dalla Polizia Nazionale del Perù mirano a chiarire le cause dell’incidente. Le testimonianze raccolte parlano di versioni contrastanti: da un possibile cedimento del terreno, al maltempo che avrebbe ridotto la visibilità, fino a un possibile errore umano dovuto a eccesso di velocità. La strada in cui è avvenuto l’incidente è l’unico collegamento tra il sito archeologico di Machu Picchu e il centro turistico di Aguas Calientes, e si tratta di un tragitto noto per la sua pericolosità.
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