Nel primo pomeriggio di oggi, martedì 22 luglio, il quartiere residenziale di Sant’Ermete, alla periferia di Pisa, è stato teatro di un drammatico omicidio-suicidio. Alessandro Gazzoli, 50 anni, guardia giurata, ha ucciso la compagna Samantha Del Gratta, 45 anni, con la sua pistola d’ordinanza, legalmente detenuta, prima di rivolgere l’arma contro se stesso. La tragedia si è consumata all’interno della loro abitazione, un piccolo condominio di due piani.
Dinamica dell’evento
Una chiamata al 112 prima del suicidio
Secondo le ricostruzioni della Polizia di Stato, Gazzoli ha contattato il numero di emergenza 112 dopo aver sparato alla compagna, confessando il delitto e annunciando la sua intenzione di togliersi la vita. Subito dopo, ha compiuto il gesto estremo. Le volanti della polizia, arrivate sul posto poco dopo le 15:00, hanno trovato i corpi di entrambi. Gli agenti della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica hanno immediatamente sequestrato la pistola, identificata come l’arma del delitto, e avviato i rilievi per ricostruire la dinamica esatta dell’evento.
Contesto familiare
Una coppia con due figli
Alessandro Gazzoli e Samantha Del Gratta, entrambi italiani, vivevano insieme e avevano due figli, che fortunatamente non erano presenti in casa al momento della tragedia. Le autorità hanno confermato che nessun altro si trovava nell’abitazione quando si è verificato l’omicidio-suicidio.
Indagini in corso
Possibili problemi di coppia alla base del gesto
La Squadra Mobile di Pisa sta indagando per chiarire i motivi che hanno spinto Gazzoli a compiere l’atto. Dalle prime informazioni, sembra che il gesto possa essere legato a problematiche di coppia, anche se gli inquirenti non hanno ancora rilasciato dettagli ufficiali. La Polizia Scientifica sta analizzando l’abitazione e l’arma per raccogliere ulteriori prove.
Femminicidi in Italia
L’omicidio-suicidio di Pisa richiama l’attenzione sul fenomeno dei femminicidi in Italia, che continuano a segnare la cronaca nera. Secondo dati recenti, una donna viene uccisa ogni tre giorni in Italia, spesso per mano di partner o ex partner.






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