Inizialmente era stato pensato per acquistare beni di primissima o prima necessità, come generi alimentari, farmaci e capi d’abbigliamento (non di lusso), ma anche per il pagamento delle utenze domestiche.
Con l’avvicinarsi delle feste in molti si stanno chiedendo se potranno spendere i soldi del reddito di cittadinanza per i regali di Natale, ad esempio elettrodomestici, apparecchi tecnologici, libri e giocattoli, categorie non riconducibili al concetto di primaria necessità.
La risposta è sì. Rispetto al testo originale, il ventaglio degli acquisti che è possibile fare con la carta del reddito di cittadinanza si è ampliato.
Sarà dunque ammesso entrare in un negozio di giocattoli e pagare i regali ai figli con la carta del reddito di cittadinanza.
Restano invece esclusi i beni di lusso, ovverosia gioielli, accessori, pellicce. Così come non si potranno acquistare abbonamenti a servizi digitali e pay tv (Netflix, Spotify, Sky).
Ma restano dei dubbi difficili da sciogliere se si va ancora più a fondo, ipotizzando i vari casi di applicazione. Si può discutere infatti su dove porre il confine al concetto di ‘bene di prima necessità’, così come sulla libertà di fare acquisti per persone al di fuori del nucleo familiare, punto non ancora chiarito.
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