Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, intervistato da Il Messaggero, ha affermato che in Italia non ci sarà il lockdown, neanche parziale (come sta avvenendo in Olanda).
Tuttavia, per Ricciardi, bisogna intervenire per proteggere il nostro Paese dalla quarta ondata del Covid-19 che arriva dall’est. Come? Con sanzioni più rapide nei confronti di medici e infermieri No vax; analisi, Asl per Asl, per verificare se tra gli assistiti di un determinato studio medico ci siano molti non vaccinati, per correre ai ripari; spingere sulle terze dosi, collegandole al Green pass: chi non completa con il richiamo il ciclo vaccinale riceve prima un ammonizione e, se dopo due o tre mesi ancora non si mette in regola con l’iniezione di rinforzo, la certificazione verde perde di validità.
Rispetto agli operatori sanitari No Vax “è un problema serio in tutta Italia – ha detto Ricciardi – Quantitativamente il numero di medici e operatori sanitari in genere che rifiutano il vaccino non sono molti, ma possono causare danni enormi perché dispongono di un’ampia capacita’ di influenzare i pazienti, i propri assistiti”. I vari ordini dei medici “devono agire, e spesso lo fanno. Ma le procedure vanno rese molto più snelle”.
Per spiegare agli italiani l’importanza della terza dose, Riccardi ha chiarito che “a 180 giorni dalla seconda dose sei si è protetti dalle conseguenze gravi della malattia, ma molto meno dall’ infezione”. Se il numero dei contagi aumenterà “e se la campagna della terza dose andrà a rilento, allora sarà giusto pensare a strumenti più incisivi”. Oltre che per gli operatori sanitari, la terza dose dovrà essere necessaria “per tutti coloro che lavorano a contatto con i fragili. Ad esempio gli insegnanti, visto che i bambini non sono protetti in quanto non possono essere vaccinati”.
Infine, con la variante Delta “questa pandemia è cambiata, una persona infetta ne contagia in media altre sette. Per fermarla dovremmo raggiungere la vaccinazione della quasi totalità della popolazione”.
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