Un’esplosione devastante ha squarciato la quiete di Roma nella mattinata di oggi, 4 luglio, alle 8:20 circa, quando un distributore di carburante e GPL in via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino-Centocelle, è stato teatro di un violento incidente.
Il boato, udito in gran parte della Capitale, ha generato panico tra i residenti, una densa colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza e danni significativi agli edifici circostanti. Almeno 21 persone sono rimaste ferite, tra cui vigili del fuoco, poliziotti e civili, mentre due palazzi e un centro estivo sono stati evacuati per motivi di sicurezza. Le autorità sono al lavoro per domare l’incendio e accertare le cause dell’accaduto, con la Procura di Roma pronta ad aprire un’inchiesta.
Un boato che scuote la Capitale
L’incidente è avvenuto in un distributore di carburante situato al civico 32 di via dei Gordiani, nei pressi di Villa De Sanctis. Secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco, l’esplosione sarebbe stata causata dal distacco improvviso di una pompa collegata a una cisterna di GPL, utilizzata per alimentare l’impianto di distribuzione. Il guasto ha innescato una deflagrazione violentissima, seguita da un incendio che si è rapidamente propagato a un deposito giudiziario adiacente, dove sono custodite automobili, alcune delle quali a GPL, causando ulteriori piccole esplosioni.
Il boato è stato percepito in numerosi quartieri della città, da Ponte Lungo a Talenti, dalla Nomentana all’Eur, spingendo centinaia di cittadini a contattare il numero unico di emergenza 112. La colonna di fumo nero, alta decine di metri, è diventata un’immagine simbolo della gravità dell’evento, immortalata in foto e video condivisi sui social media.
Feriti e soccorsi: un bilancio in evoluzione
Secondo quanto riportato da Ares 118, almeno 21 persone sono rimaste ferite nell’esplosione, tra cui un vigile del fuoco, otto poliziotti (sei del reparto volanti e due del commissariato Tor Pignattara), un operatore del 118 e diversi civili, inclusi alcuni residenti degli edifici vicini. Cinque feriti, con lievi ustioni e lesioni dovute allo scoppio di vetri, sono stati trasportati in ospedale: tre al Policlinico Umberto I e due al San Giovanni. Fortunatamente, nessuno dei feriti risulta in pericolo di vita.
Sul posto sono intervenute sette ambulanze, due automediche e tre squadre di vigili del fuoco, supportate da unità specializzate provenienti da diversi distaccamenti di Roma. Le autorità sanitarie hanno predisposto due Posti Medici Avanzati (PMA) per fornire assistenza immediata ai soccorritori e ad eventuali ulteriori feriti.
Evacuazioni e misure di sicurezza
L’esplosione ha avuto un impatto immediato sulla zona circostante, densamente popolata e vicina a strutture sensibili come un asilo nido, un centro sportivo e il liceo Kant, i cui vetri e porte sono stati divelti dall’onda d’urto. Per fortuna, la scuola era vuota, essendo terminati gli esami di maturità il giorno precedente. Il centro estivo di Villa De Sanctis, che ospitava 15 bambini, è stato evacuato con successo dagli agenti del V Gruppo Prenestino della polizia locale, così come due palazzi residenziali nelle immediate vicinanze. La fermata della metro C Teano è stata chiusa su disposizione delle forze dell’ordine, e un tratto di via dei Gordiani, tra via Casilina e via Checco Durante, è stato interdetto al traffico per consentire le operazioni di soccorso.
Indagini in corso: la Procura al lavoro
La Procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha annunciato l’apertura di un fascicolo per accertare le cause dell’esplosione. Le prime informative dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine sono attese nelle prossime ore per ricostruire la dinamica dell’incidente. Al momento, l’ipotesi principale punta a un guasto meccanico o cedimento strutturale della pompa della cisterna, ma non si esclude un errore umano o un malfunzionamento tecnico durante il rifornimento di GPL. Gli inquirenti stanno anche verificando il rispetto delle norme di sicurezza dell’impianto.
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