Un 26enne ha sparato con la fiocina alla madre, Manuela Fiorucci, e con la stessa arma si è ferito all’occhio. Poi, dopo avere appiccato il fuoco nella camera da letto dell’appartamento dove vive con la donna, William ha chiamato il 112 segnalando l’incendio.

All’arrivo sul posto dei vigili del fuoco e dei carabinieri, la madre del 36enne, un romano disoccupato e incensurato, era a terra priva di vita con una mano sopra la fronte nell’inutile tentativo di difendersi dall’arpione.

È successo stamattina, intorno alle 9, in un appartamento in via Grotte D’Arcaccio, nel quartiere Tintoretto, a Roma. Il 26enne, che ha lavorato l’ultima volta nel 2019 in una cooperativa legata a una Asl, avrebbe colpito la madre, vedova di 65 anni, dopo un violento litigio a casa.

Dopo averla uccisa, avrebbe puntato la stessa fiocina contro se stesso, conficcandosi un arpione nel bulbo oculare. Trovato dai carabinieri ancora vivo, è stato portato all’ospedale Sant’Eugenio dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Ai militari del gruppo Eur impegnati nelle indagini insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo, il medico di famiglia avrebbe descritto il 36enne romano come un ragazzo «che dava problemi».

Sono in corso, comunque, le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e rintracciare un movente: il giovane, seppur residente altrove, viveva di fatto con la madre, che era vedova. I due, a quanto risulta, non avrebbero avuto problemi economici. Gli investigatori stanno, quindi, ascoltando anche amici e parenti alla ricerca di qualche traccia per tentare di capire cosa possa avere innescato la tragedia.

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