Come prevedibile, l’ipotesi di una ‘missione’ di Matteo Salvini a Mosca per tentare una mediazione di pace ha scatenato molte polemiche.
Lo stesso leghista, parlando a Sabato Anch’io su Rai Radio 1, ha spiegato: “Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando. Non è un fine settimana a Forte dei Marmi. Si fa se serve. Non vado a Mosca a nome del governo, vado rappresentando il sentimento della maggioranza degli italiani. Rappresentiamo la voglia di pace”.
Salvini ha aggiunto: “Non sfido Draghi, semmai è un supporto. Mario Draghi ha chiamato Mosca, si è soffermato a lungo. È un ribadire, un aggiungere e rafforzare. Non mi sostituisco a niente e a nessuno”.
Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, ha parlato di iniziativa strampalata. Il leader del Carroccio ha replicato così: “Parlare con i governi è una iniziativa strampalata? Non vado mica a giocare a bocce, non vado mica a vedere il Milan. Si parla con i governi e le istituzioni”.
Ma il PD insiste. Debora Serracchiani, sempre a Sabato anch’io, ha detto: “Con i governi parlano i governi, tanto più con un governo invasore come quello russo. Il tentativo di visita di Salvini a Mosca è strampalato, nella migliore delle ipotesi inutile, speriamo non sia dannoso”. E Letta ha rincarato la dose su Twitter: “Salvini va a Mosca? Naturale. Va dove gli batte il cuore”.
Infine, Andrea Romano, deputato del PD, ha scritto sui social: “Se Matteo Salvini andrà a Mosca non sarà l’ennesima buffonata di un ex leader in caduta libera: sarà un colpo a tutta l’Italia, alla nostra credibilità internazionale, alla serietà con cui uomini e donne delle nostre istituzioni stanno affrontando la minaccia più grave dal 1945”.
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