“Chiuse le candidature della Lega negli uninominali del Senato: le donne sono il 56%. Gli altri promettono e litigano, la Lega fa i fatti”. Lo ha annunciato su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini, che si trova nella sede del partito in via Bellerio a Milano.

L’ex vicepremier ha spiegato che nelle liste elettoriali è “riconfermata tutta la squadra della Lega di governo, mentre vedo che a sinistra ci sono polemiche che vanno avanti da giorni”. Tra le new entry “ci sono diversi sindaci e amministratori locali”, ha aggiunto.

Le domande di Salvini per Letta

In una nota, Matteo Salvini ha rivolto alcune domande a Enrico Letta, segretario del Partito Democratico.

“Dagli insulti a Israele alle minacce di morte gridate in mezzo alla strada. Inquietanti episodi in casa Pd, che arrivano dopo il giovane segretario ‘democratico’ di Mirandola sorpreso a sfregiare il memoriale del terremoto in Emilia, alle alleanze fatte e smentite in poche ore alle crisi isteriche per le candidature, fino al consueto fango contro gli avversari. Episodi scioccanti. Letta non può cavarsela con poche parole di circostanze”, ha affermato il leghista.

“Gli elettori italiani meritano di sapere:

  • “Letta si è vantato per la candidatura di alcuni giovani, e proprio uno di loro nega il diritto all’esistenza dello Stato di Israele. Letta è al corrente di chi mette in lista? Letta sa che Raffaele La Regina aveva scritto altri messaggi contro Israele? Perché nessun dirigente del Pd li aveva segnalati e censurati? È normale, nel Pd, auspicare di cancellare lo Stato ebraico dalle mappe geografiche come vorrebbero gli estremisti islamici ed essere candidati?”.
  • “La lite che ha coinvolto i dirigenti del partito a Roma e nel Lazio è figlia di motivi politici e amministrativi? Letta può garantire sulla totale trasparenza di tutte le scelte del Pd a Roma e nel Lazio? Che cosa è successo di così grave nel PD romano per giustificare le sconvolgenti minacce di morte gridate in pubblico dal braccio destro di Gualtieri e riprese da un video? Leggiamo che l’ormai ex capo di gabinetto del sindaco di Roma era noto per il carattere collerico: viste le sua gravi minacce, sarebbe stato capace di passare dalle parole ai fatti? Letta non ne sapeva niente? E Gualtieri?”.
  • Letta nega vi sia un problema di immigrazione clandestina e sostiene di essere preoccupato per i giovani italiani che vanno all’estero. Sa che il PD – anche tolta la parentesi irripetibile dell’emergenza nazionale – è stato al governo quasi ininterrottamente nell’ultimo decennio? Non pensa di avere delle responsabilità? Conosce i dati sugli sbarchi di immigrati? Il Letta preoccupato per gli italiani in fuga è lo stesso Letta scappato a Parigi dopo essere stato cacciato da Palazzo Chigi dal suo stesso partito?”.

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