Lavoratori stagionali e inclusione di chi non beneficia più del reddito di cittadinanza? “Il Governo è intervenuto anche da questo punto di vista, da una parte con una programmazione triennale di flussi perché abbiamo bisogno anche di persone che vengono da altri paesi a fare questo lavoro”, ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanchè intervistata oggi da Rds.

Le parole della Santanchè

“Poi c’è un tema di professionalizzazione e un problema che dobbiamo affrontare di preparazione di questi lavoratori. Bisogna anche invogliarli con stipendi che siano adeguati a un lavoro più duro perché quando gli altri vanno in vacanza chi opera nel mondo del turismo lavora il sabato, la domenica, a Natale, Capodanno e Ferragosto ed è per questo che noi abbiamo detassato, facendo rimanere in tasca cinquecento euro in più ai lavoratori del turismo dipendenti che lavorano nei notturni e nei festivi. E’ un primo segnale, non è una misura strutturale. Lo abbiamo fatto dal 1 giugno anche per vedere come funzionerà” ha spiegato. “Poi credo che il reddito di cittadinanza abbia fatto tanto male: hanno dato i soldi a chi era occupabile mentre dobbiamo aiutare i fragili, quelli che hanno bisogno. Per i nostri giovani dobbiamo mettere le migliori condizioni per fargli trovare lavoro. Perché la politica e il governo possono soltanto lavorare per mettere le migliori condizioni. Chi da lavoro sono le imprese e quindi aiutare le imprese nel poter assumere, da una parte con il cuneo fiscale, lo abbiamo già messo e dobbiamo continuare a fare questo, c’è ancora un delta che è ancora troppo alto e dobbiamo lavorare anche su questo e sulla formazione”, ha sottolineato la ministra.

La visita in Albania

Infine della visita di ieri in Albania ha spiegato: “l’Albania è una nazione amica. Noi possiamo aiutarli esportando quello che è stato il nostro modello nel turismo, avere degli scambi. Parlano praticamente tutti italiano. Le aziende che lavorano sono in maggioranza italiane. Siamo la prima nazione, dal punto di vista commerciale, nell’Albania. Dopo di noi vengono la Germania, la Grecia, la Turchia, abbiamo degli scambi. Nel bilaterale di ieri stiamo scrivendo una piattaforma di accordi. Lavorare con altre nazioni, esportare il nostro modello di turismo, fare come ministero del turismo delle missioni commerciali per portare le nostre aziende, dare opportunità di lavoro in altre nazioni è un dovere che il governo ha di svolgere e che io voglio svolgere”. “Ognuno di noi – sostiene Santanchè – si deve riappropriare dell’orgoglio di essere italiani. Nella vita vince la squadra”.

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