Francesco Le Foche, immulogo e infettivologo presso l’Umberto I di Roma, intervistato da La Nazione, ha affermato: «Si sono uniti vari ‘disconfort’ (ovvero malesseri) che hanno esasperato gli italiani. Tutti i cittadini erano esausti per la riduzione della libertà individuale e ampi settori del mondo del lavoro erano esausti per l’impatto economico e i dubbi di dover persino cambiare i loro locali anche dal punto di vista architettonico».
«La pandemia – ha aggiunto l’esperto – è finita con la scelta di combattere il virus a viso aperto e la decisione che è il momento giusto per convivere con il morbo». Per difenderci dal coronavirus, Le Foche ha rimarcato l’importanza della «responsabilizzazione individuale, lo Stato ha tolto il lockdown, tacca al cittadino prendersi cura della salute pubblica, cosciente del bene comune e del rispetto del prossimo». E ancora: «Credo che le precauzioni debbano essere una nuova forma di educazione civica per poter avere vacanze normali e luoghi di lavoro sicuri».
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Però, per l’immulogo e infettivologo il Sars-CoV-2 è meno forte rispetto a qualche settimana fa: «Non ci sono dimostrazioni effettive ma vediamo sindromi cliniche ridotte, molto meno importanti». Poi, a proposito del momento in cui potremo togliere la mascherina, Le Foche ha detto: «Tra pochissimo tempo la quantità virale circolante sarà talmente bassa che potremo toglierla. Basterà stare attenti negli ambienti chiusi e affollati, nei supermercati, al cinema».
E il virus quando scomparirà? «Oggi nessuno sa dove sono la Sars e la Mers. Ma se il Cov – Sars 2 si riaffaccia saremo pronti e col vaccino ce ne libereremo definitivamente». FONTE: Adnkronos.
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