Sono stati presentati oggi a Roma da Legambiente, nel corso di “Scuola Innova” primo forum sull’edilizia scolastica, i dati del Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente: 7,4 miliardi di investimenti e 27mila interventi per l’edilizia scolastica, ma le scuole continuano ad essere carenti su sicurezza antisismica e efficienza energetica.

E la Sicilia continua a mostrare tutte le sue annose pecche così come si evince anche dalla classifica sull’Ecosistema urbano. 

L’indagine annuale sulla qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (realizzata su un campione di quasi 6mila scuole dei capoluoghi di provincia) traccia un quadro poco confortante delle scuole italiane, ancora troppo poco sicure e lontane dagli standard di sostenibilità, se calcoliamo che il 65,1% degli edifici dei comuni capoluoghi è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica (1974) e il 90,4% prima della legge in materia di efficienza energetica (1991).

I certificati di collaudo statico e di idoneità statica, sono posseduti solo da 1 scuola su 2. Mentre certificazioni fondamentali come quello di agibilità, mancano al 40% delle scuole (nelle Isole all’80%) e di prevenzione incendi a circa il 58% (nelle isole al 73%).

Nella graduatoria finale dei comuni capoluogo, che vede i primi tre gradini del “podio” occupati nell’ordine da Piacenza, Parma e Trento, la Sicilia è relegata nella parte bassa della classifica, con Ragusa piazzata al 59° posto, Agrigento al 62°, Caltanissetta al 77° seguita subito a ruota da Palermo che si piazza in 78ª posizione.

Fanalino di coda è Messina all’86° posto, mentre Trapani ed Enna sono escluse dalla graduatoria per incompletezza dei dati forniti, al pari di Catania e Siracusa che addirittura risultano proprio non pervenute.

“L’analisi effettuata da Legambiente – fa rilevare Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia – restituisce un quadro a tinte fosche, veramente sconfortante, sullo stato del patrimonio edilizio scolastico regionale, alquanto datato ed in condizioni affatto rassicuranti”.

Casa tuttavia rileva che per la manutenzione ordinaria fa eccezione Caltanissetta, che negli ultimi cinque anni ha investito sul 65% delle sue scuole. Mentre in termini negativi c’è da segnalare che “solo il 7,9% degli edifici scolastici utilizza fonti rinnovabili, con Palermo e Ragusa che forniscono le migliori performance da questo punto di vista”.

“A commento di questi dati – conclude Claudia Casa – ciò che ci sentiamo di dire ricalca inevitabilmente il nostro pensiero su tutte le emergenze che riguardano la nostra regione: occorrono meno proclami, meno slogan ad effetto, meno parole e più fatti”.