Le reazioni allergiche ai vaccini anti Covid-19 sono note da tempo. Fortunatamente, però, questi effetti collaterali sono rari.

Per le formule di mRNA (Pfizer e Moderna) si stima che rappresentino circa il 2% dei casi, di cui 2,5 casi ogni 10mila vaccinati, di shock anafilattico, una forma di allergia grave e potenzialmente fatale. È una reazione acuta che compare soltanto poche ore dopo l’iniezione del vaccino.

I sintomi più comuni sono la comparsa di arrossamento e orticaria, vertigini o difficoltà respiratorie. Lo shock anafilattico è una combinazione di queste manifestazioni che sono anche classificate in base alla loro gravità.

La seconda dose è sicura per chi avuto una reazione allergica dopo la prima?

A questa domanda risponde uno studio pubblicato su Jama Internal Medicine e condotto da un team di medici negli Stati Uniti d’America.

Nel dettaglio, 189 volontari sono stati seguiti da un team di medici per la prima iniezione. Di questi, il 17% ha sviluppato sintomi che soddisfano la definizione di allergia immediata: eazione entro quattro ore dall’iniezione, almeno un sintomo tipico dell’allergia e visita da un medico specialista in materia.

159 volontari del gruppo di partenza, 19 dei quali hanno avuto un’allergia, sono stati seguiti per la seconda dose. In questo caso, il 20% (trentadue persone) ha manifestato sintomi che riflettevano una reazione allergica ma erano moderati e curabili con i soli antistaminici.

In conclusione, la seconda dose è stata ben tollerata dai partecipanti allo studio. Inoltre, gli scienziati hanno osservato che «[…] queste reazioni iniziali non sono tutte veramente allergiche o supportano un meccanismo allergico, ma non mediate dall’immunoglobulina E, in cui i sintomi possono essere generalmente alleviati con premedicazioni». Fonte: Futura-Sciences.com.