• Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri è stato intervistato dal Corriere della Sera.
  • Sileri ha parlato di Natale e Green Pass.
  • Il sottosegretario apre alle terze dosi prioritarie anche per docenti e personale scolastico.

Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato: “Vivremo un Natale libero. I casi continueranno a crescere ancora un po’, ma grazie alla carta verde non subiremo restrizioni”.

Sul green pass Sileri ha aggiunto: “è prematuro parlare di un alleggerimento o addirittura dell’abolizione. Per almeno tre ragioni. I casi sono in aumento. L’indice di trasmissibilità basato sui casi sintomatici è in aumento e quello basato sui ricoveri ospedalieri ha superato la soglia epidemica”.

Inoltre, “gli over 50 completamente scoperti, senza neppure una dose sono 2 milioni 731mila circa e non sono ottimista sul fatto di poterli recuperare, nonostante le campagne di sensibilizzazione. L’unica risorsa sono i medici di famiglia e la persuasione porta a porta”.

Poi, “è in corso la somministrazione della terza dose, appena cominciata. I richiami cosiddetti booster, a operatori sanitari e over 60 per intenderci, sono 1 milione e 305mila circa. Quelle addizionali, a immunodepressi e fragili, 262 mila”.

Sileri ha detto di essere d’accordo con la corsia preferenziale per la terza dose anche a docenti e personale scolastico – rispettando i sei mesi di distanza dalla seconda – perché anche loro lavorano in ambienti a rischio: “È stato fatto per i sanitari e come loro docenti e operatori delle scuole lavorano in ambienti a rischio, a contatto con i giovani che sotto i 12 anni non sono immunizzati in quanto non è ancora disponibile il vaccino per la loro età”.

Sul rialzo dei casi, il sottosegretario ha spiegato che ”era previsto e le manifestazioni no vax di Trieste, dove si è avuta un’impennata di ricoveri, non hanno giovato. Sapevamo inoltre che i giovani under 20, che assorbono il 23% dei nuovi contagi, avrebbero rappresentato un margine di rischio. Oltre a prendere il virus lo portano a casa. Speriamo di avere al più presto il vaccino per questa fascia d’età che è stato appena sdoganato dalla FDA americana e non ancora dall’agenzia europea Ema. Ma è un andamento neppure lontanamente paragonabile a quello del Regno Unito”.

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