“L’Italia, rispetto all’Europa, è protetta grazie al Green pass, è innegabile” ma “anche i nostri numeri tenderanno a salire: vediamo ciò che accade nelle prossime settimane, la cosa importante è che grazie al Green pass non facciamo passi indietro, non si chiude”.
Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri su Canale 5. “Quando verrà tolto? Dobbiamo ancora finire di mettere in sicurezza il Paese, riaprire tutto, poi togliere distanza, mascherina e quindi il Green pass. Ma la strada non è lunghissima”, ha aggiunto.
E ancora: “È ragionevole” ritenere che l’utilizzo e la validità del Green pass saranno collegate ad aver fatto una terza dose di vaccino anti Covid-19, di cui “è verosimile che tutti ne avremo prima o poi bisogno”. “Soprattutto – ha chiarito – dipenderà dalla circolazione del virus: se a un certo punto, grazie a una protezione di comunità, con il 90% di persone vaccinate, raggiungeremo una circolazione del virus molto bassa tutto questo decadrà, ma dipenderà anche da quanto succede intorno a noi”.
Sulla terza dose di vaccino anti Covid, ha ribadito Sileri, “dobbiamo aspettare che la scienza ci dica quali saranno le categorie che progressivamente ne avranno bisogno, ma è verosimile che tutti ne avremo prima o poi bisogno, soprattutto se si osservano i primi contagi in chi ha fatto le prime dosi a gennaio. Poi si deciderà se anche il Green pass andrà allungato come durata dopo la terza dose o meno, ma dipenderà dalla circolazione del virus”.
“Lockdown solo per i vaccinati come in Austria? L’Italia non ci sta ragionando. Abbiamo il Green pass e pensiamo che le cose possano andare bene, grazie alla vaccinazione e ai positivi che eventualmente trovi. Allo stato attuale no, salvo poi non arrivi una variante particolare che faccia ricominciare ma è un’altra situazione a quel punto”, ha concluso Sileri.
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