Continua l’attacco sui social media a Silvia Romano, la cooperante italiana liberata dopo 18 mesi di prigionia tra il Kenya e la Somalia.

Ne è prova, pessima, quanto scritto su Facebook da Nico Basso, consigliere comunale di Asolo (Treviso), capogruppo della civica Verso il Futuro ed ex assessore della giunta comunale leghista. Basso ha pubblicato una foto della ragazza sul social media e sotto ha scritto: «Impiccatela», poi ha cancellato il post che aveva anche ricevuto altri commenti pieni di odio e di offese nei confronti di Silvia.

Il post, come riferito dalla stampa locale, è stato duramente condannato dal sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, che ora sta valutando le richieste di dimissioni di Basso, arrivate da più parti. Il consigliere, tra l’altro, ha pubblicato commenti offensivi anche contro Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.

Per via, molto probabilmente, dei numerosi attacchi subiti, non è più visibile su Facebook il profilo della ragazza, che ha scatenato su di sé odio ingiustificato soprattutto per la sua decisione di convertirsi all’Islam.

La madre di Silvia (che ha scelto di chiamarsi Aisha), Francesca Fumagalli, che ha accolto con un lungo e commovente abbraccio la figlia a Ciampino, contattata telefonicamente dal TG3, ha affermato: «Cerchiamo di dimenticare, di chiudere un capitolo e aprirne un altro». E ha aggiunto: «Come vuole che stia? Provate a mandare un vostro parente due anni là e voglio vedere se non torna convertito», ha detto la donna, uscendo con il cane dalla sua casa in via Casoretto, a Milano. «Vogliamo stare in pace, abbiamo bisogno di pace», ha proseguito.

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