Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, primario al Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato che «stiamo andando sulla strada giusta» e «questo senso di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri, i sacrifici e le privazioni a cui ancora ci sottoporremo, faranno in modo che questo sarà anche l’ultimo Natale così».

«I decessi sono ancora alti, i ricoveri sono ancora alti – ha detto Richeldi – ma l’indice Rt a livello nazionale ora è sceso a poco sopra l’1 e ci sono almeno 3 regioni in cui è già sotto».

Per l’esperto, «analizzando il trend, direi che purtroppo ci vorrà ancora qualche settimana (per il calo dei numeri, nd.r.) mentre per i ricoveri in terapia intensiva, credo che già dalla prossima invece potremo assistere a una riduzione. I numeri sono ancora alti, è vero, ma non dobbiamo lasciarci prendere dallo spavento. Gli strumenti che abbiamo messo in campo stanno funzionando».

L’Italia gialla, arancione e rossa «è un uno strumento innovativo, creato dai nostri epidemiologi che senza dubbio sta funzionando, ricordo che altri Paesi sono in lockdown totale da settimane eppure i dati non migliorano come da noi. Quando parla del gioco corale, penso anche a questo: il sistema delle tre fasce, se i numeri continueranno a migliorare ci porterà a progressive riaperture nel Paese come a maggio, quando grande fu il lavoro dell’Inail che con i suoi calcoli sui flussi permise il ritorno al lavoro di milioni di persone in sicurezza. Arrivammo all’estate senza registrare un aumento dei casi».