Adeguamento del trattamento economico per gli ex dipendenti della Croce Rossa Italiana, transitati negli uffici del ministero della Giustizia per effetto delle procedure di ricollocazione del personale in mobilità.

A chiederlo è la Uil Pubblica Amministrazione Sicilia, che ha avviato un’ azione legale finalizzata al riconoscimento dell’attribuzione delle differenze stipendiali per i lavoratori che hanno prestato servizio nei ruoli civili della CRI fino al 31 agosto del 2016.
Assistiti dall’avvocato Filippo Buttà, gli ex dipendenti dell’Ente, in soprannumero, sono stati interessati dalla mobilità disciplinata dal decreto ministeriale del 14 settembre del 2015: malgrado le norme che hanno sancito il loro passaggio, secondo il sindacato, i lavoratori non avrebbero ancora goduto delle garanzie previste, a partire dal trattamento economico fondamentale ed accessorio.
“Al contrario – si legge in una nota del segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia Alfonso Farruggia – essi hanno subito una decurtazione illegittima della retribuzione e continuano a restare in balia dell’incertezza relativamente all’esatto ammonatare degli stipendi: una palese ingiustizia”.
Nei giorni scorsi, l’avvocato Buttà ha inviato una lettera al ministero della Giustizia, chiedendo di disporre l’adeguamento degli stipendi e il pagamento delle differenze maturate dal 1 settembre 2016, non ancora corrisposte.