Il colloquio tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi è durato poco più di un’ora. Si è appreso che i due hanno discusso sia della situazione politica interna che di quella internazionale, anche alla luce del viaggio del Capo dello Stato in Mozambico e Zambia. Sul tema del voto di fiducia, il presidente Mattarella non ha commentato eventuali scenari.

La richiesta di Silvio Berlusconi

In una nota, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha affermato: “Con la consapevolezza che invocando il voto subito avrebbero vinto Forza Italia e il centrodestra, un anno e mezzo fa lavorai invece per creare le condizioni che hanno consentito la nascita del governo guidato da Mario Draghi. Si trattò di un atto di serietà e responsabilità verso il nostro Paese: bisognava mettersi dalla parte degli italiani e affrontare le emergenze legate alla pandemia e alle sue conseguenze economiche e sociali. Forza Italia ha dunque sempre agito nel solco di questo imperativo: superare – e bene – le emergenze, alle quali si sono aggiunte nel 2022 quella internazionale legata alla guerra in Ucraina e più di recente la siccità. Abbiamo accettato di formare una maggioranza con partiti antitetici e lontani dalla cultura di Forza Italia per accompagnare il Paese in questo difficile percorso. La condizione essenziale e irrinunciabile era quella di mettere da parte i programmi dei singoli partiti concentrandosi unicamente sulle attuali sfide, a cominciare dall’attuazione del PNRR. Così abbiamo fatto giorno dopo giorno sacrificando molte delle nostre istanze”.

“Oggi il Movimento 5Stelle, dopo un logorìo politico prossimo all’ accanimento, ha deciso di disconoscere un provvedimento fondamentale per il Paese, come il Dl Aiuti, e si appresta a non votarlo alla Camera dei deputati dopo aver dato la fiducia al governo. Si tratta di un atto di schizofrenia politica e soprattutto di un vulnus grave che rende palese un deficit di responsabilità e serietà. I 5Stelle hanno deciso di giocare sulla pelle dell’Italia nell’illusione di ricavarne un dividendo di consensi. È inaccettabile. Chiediamo al Presidente Mario Draghi di sottrarsi a questa logica politicamente ricattatoria e di prendere atto della situazione che si è creata. Così come siamo stati responsabili nel far nascere il governo Draghi, altrettanto lo saremo nell’ultimo scorcio di legislatura. Ecco perché chiediamo che ci sia una verifica della maggioranza al fine di comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo, non a fasi alterne e per tornaconti elettorali, ma per fare le riforme e tutelare gli interessi degli italiani”.

La reazione della Lega

La Lega, riferendosi alla nota di Berlusconi, ha commentato: “Bene la richiesta di chiarimento sull’attività del governo, a cui aggiungiamo la necessità di stoppare le leggi su droga libera e cittadinanza facile. Non è questo che si aspettano gli italiani da questa maggioranza”.

Il commento di Matteo Renzi

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a proposito della verifica della maggioranza, ha così commentato la situazione:” Se il Movimento Cinquestelle se ne va, a maggior ragione è un tema da affrontare tuti insieme con il presidente del consiglio. Io sono orgoglioso di avere mandato a casa Conte e di avere portato al governo Mario Draghi. E chiaro che se non c’è più il M5s, per me si può andare avanti anche senza; bisogna però vedere se ci sono la volontà e i numeri e su che cosa. Qui c’è da non perdere i soldi europei, il PNRR, c’è da fare la legge di bilancio, poi forse qualcuno vuole fare la legge elettorale”.

Per Renzi “Giuseppe Conte è come quei clown che non fanno più ridere, alla fine della carriera. Sta imponendo il suo narcisismo e la sua presenza in tutti i canali senza offrire una sola soluzione ai problemi del Paese. Anzi, quello che ha fatto lui, dal reddito di cittadinanza ai super bonus, recentemente contestati, ha provocato un aumento dei problemi del paese. Non per l’idea in sè ma per come sono stati fatte quelle misure”.

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