Nicola Pontoriero, giornalista di 52 anni che lavorava come operatore freelance per Mediaset, è morto a causa di un arresto cardiaco che l’ha stroncato mentre saliva con la sua telecamera per fare delle riprese sul luogo della tragedia della funivia di Stresa.

Si è appreso che l’uomo, mentre saliva a piedi verso il luogo dell’incidente, accompagnato dalla Polizia di Stato, è stato colto da un malore. A provare a rianimarlo per primi gli uomini del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza che in questi giorni presidiano la zona dopo la tragedia.

Sul posto è arrivato anche un elicottero del Soccorso Alpino ma la situazione era già compromessa all’arrivo dei soccorritori che ne hanno constatato il decesso. Il Soccorso alpino e speleologico ha espresso «massimo cordoglio» per la morte del giornalista e ha ringraziato «tutti gli operatori dei media per il prezioso lavoro svolto in questi giorni».

«A nome del Consiglio regionale del Piemonte, esprimo sentito cordoglio alla famiglia di Nicola Pontoriero, cameraman freelance che lavorava per Mediaset. Nicola è deceduto oggi al Mottarone, nel corso di un servizio giornalistico. Il grande lavoro dei nostri mezzi di informazione va sottolineato, specie durante tragedie come questa. Il Consiglio piemontese estende il cordoglio all’Ordine nazionale dei Giornalisti, all’Fnsi e a tutta la categoria, che lavora costantemente per la libera informazione, talvolta anche in condizioni difficili, così come altre categorie si adoperano quotidianamente nelle emergenze del Paese», ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte.