Un aereo bimotore che svolgeva una missione medica si è schiantato ieri sera, venerdì 31 gennaio, poco dopo il decollo, provocando la morte delle sei persone a bordo, tra cui una bambina di 12 anni.

L’incidente ha avuto luogo in una zona residenziale di Filadelfia, negli Stati Uniti d’America, a soli 5 chilometri dall’aeroporto Northeast Philadelphia. Il velivolo, un Learjet 55, stava trasportando una giovane paziente, insieme a sua madre, due piloti e due membri dello staff medico, in una missione di trasporto sanitario da Filadelfia a Springfield, in Missouri.

L’impatto, violentissimo, ha dato vita a una palla di fuoco che ha incendiato numerose abitazioni nella zona. Molti residenti sono stati colpiti dal disastro, con i vigili del fuoco subito intervenuti per domare le fiamme che si sono propagate velocemente. La polizia locale ha confermato che non ci sono sopravvissuti all’incidente, mentre i soccorritori hanno dovuto affrontare anche il rischio di esplosioni causate dalle auto colpite dai detriti.

Il velivolo: Learjet 55 in missione medica

Il jet privato, appartenente alla compagnia Jet Rescue Air Ambulance, stava eseguendo una missione di trasporto medico per conto di un ospedale pediatrico. Secondo la Federal Aviation Administration (FAA), l’aereo era decollato alle 18:06 locali e ha subito scomparso dai radar meno di un minuto dopo, all’incirca 30 secondi dopo il decollo, quando aveva raggiunto un’altitudine di circa 500 metri. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato il disastro, ma la velocità con cui l’aereo è precipitato e il violento impatto suggeriscono un possibile guasto tecnico o una perdita di controllo. Gli inquirenti della FAA e dell’NTSB (National Transportation Safety Board) hanno avviato le indagini per determinare le cause esatte dell’incidente.

L’equipaggio a bordo comprendeva il pilota, il copilota, un medico, un infermiere e una madre con la sua bambina, che era stata curata all’ospedale pediatrico di Shriners di Filadelfia. La bambina, una giovane paziente proveniente da Tijuana, stava tornando a casa dopo aver ricevuto delle cure specialistiche negli Stati Uniti. Il suo trasporto era stato organizzato con l’intento di darle la possibilità di proseguire la sua terapia una volta tornata in patria.

La tragedia e gli effetti a terra

Il quartiere residenziale di Cottman Avenue e Roosevelt Boulevard è stato devastato dall’incidente. Le esplosioni hanno generato fiamme che hanno coinvolto più di una casa, causando danni ingenti e mettendo a rischio la sicurezza di numerosi residenti. Non sono mancate le difficoltà per i soccorritori che, oltre a dover fronteggiare l’incendio, hanno dovuto fare i conti con il rischio di altre esplosioni dovute ai detriti sparsi su strada.

La polizia di Filadelfia ha confermato che l’aereo, a causa dell’alta densità abitativa nella zona, ha avuto un impatto devastante su diverse auto parcheggiate. Le strade circostanti sono state chiuse per evitare ulteriori rischi, mentre i soccorritori lavoravano senza sosta per cercare di contenere il disastro.

Un mese di tragedie aeree

Questo incidente avviene appena pochi giorni dopo una tragedia altrettanto devastante a Washington, dove un aereo civile e un elicottero militare sono entrati in collisione in volo, provocando la morte di tutte le 67 persone a bordo dei due velivoli. Il ripetersi di eventi tragici in così poco tempo ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei trasporti aerei, e in particolare sul rischio di incidenti nei voli operativi in situazioni di emergenza, come quelli legati all’aeroambulanza.

In seguito all’incidente, Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ha espresso il suo cordoglio sulle piattaforme social, dichiarando: “Altre anime innocenti sono andate perse in questo triste incidente”.

Le prime indagini

Il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha subito preso contatto con le autorità locali e i soccorritori, dichiarando sui social media di essere impegnato a fornire tutte le risorse necessarie per far fronte alla situazione. Le indagini sono ancora nelle fasi preliminari, ma le prime informazioni raccolte suggeriscono che l’incidente potrebbe essere stato causato da un malfunzionamento tecnico o da errori umani. La FAA ha confermato che il Learjet 55 era uno dei modelli più comuni per le missioni di trasporto medico, ma gli esperti non escludono l’ipotesi di problemi legati alla manutenzione o a difetti di progettazione.