Negli Stati Uniti d’America un uomo, che ha scelto di vaccinarsi contro il Covid-19, ha deciso di raccontare la storia della sua famiglia dopo che la moglie di 47 anni è morta all’inizio di questo mese a causa delle complicazioni dell’infezione.

Fernanda Vega, originaria di Tolleson, è morta il 13 luglio nella sala d’attesa di un ospedale dopo che un coagulo di sangue si è formato nei suoi polmoni, 10 giorni dopo essere risultata positiva al coronavirus.

La donna, il marito Ysmael e i loro quattro figli avevano scelto di non ricevere il vaccino perché preoccupati per i possibili effetti collaterali. Ysmael Vega ha affermato che la morte della moglie ha cambiato la sua convinzione sui vaccini: «Vado a vaccinarmi. Non voglio che qualcun altro possa vivere ciò che ho vissuto io», ha raccontato l’uomo a una radio locale. «Ognuno faccia ciò che vuole ma il Covid è reale così come quello che ho passato».

La coppia ha festeggiato il 20esimo anniversario di matrimonio all’inizio dell’anno. Ma solo poche settimane fa Ysmael ha contratto il COVID-19. Poi Fernanda e il loro figlio di 17 anni hanno preso il coronavirus.

All’inizio la donna sembrava reagire bene all’infezione. Poi, però, la sua salute è peggiorata repentinamente. Il 13 luglio Fernanda è andata al pronto soccorso e qui è stato riscontrato un coagulo di sangue nei polmoni e il polso debole. La donna è morta nel giro di un’ora.

Anche Ysmael e due dei suoi figli sono risultati positivi al Covid-19 e sta ancora affrontando i postumi della malattia mentre piange sua moglie. Ysmael ha descritto Fernanda come una «super nonna, super mamma e super moglie». E ancora: «Avere quel tipo di malattia ti fa cambiare idea. Non voglio che nessuno perda una persona cara. Non è una bella sensazione».

Il dottor Michael White, di Valleywise Health, ha affermato che le persone ricoverate in ospedale a causa del virus sono «prevalentemente quelle che hanno scelto di non farsi vaccinare per qualsiasi motivo». I medici di Valleywise trattavano principalmente persone con sintomi moderati ma le cose sono cambiate due settimane fa, ha aggiunto il medico. Ora, i pazienti arrivano in condizioni acute e non vaccinati.

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