• Per Walter Ricciardi, consulente di Roberto Speranza, non è certo che il vaccino arrivi dopo Natale.
  • Dagli USA la notizia che entro la fine di novembre possa arrivare l’autorizzazione per due vaccini.
  • A Mosca il piano di vaccinazione avrà inizio tra dicembre e gennaio.

Mentre il coronavirus sta ‘galoppando’ in Europa, la situazione sul vaccino è controversa. Infatti, c’è chi sostiene che possa essere già pronto per la distribuzione dopo Natale, c’è chi, invece, è più cauto.

In quest’ultimo punto di vista rientra Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza coronavirus, che, in un’intervista rilasciata a Repubblica ha affermato che «non è più certo» che il vaccino in Italia possa arrivare a dicembre: «Anzi, Ema, l’ente regolatorio europeo, ha detto che sarebbe un miracolo se lo avessimo nel 2020, tenendo conto dei tempi dell’autorizzazione, che anche se accelerata deve garantire qualltà e sicurezza. Arriverà di certo ma adesso non sappiamo quando».

Dagli Stati Uniti d’America, però, la notizia che le società Pfizer e Moderna prevedono di richiedere l’autorizzazione per i loro vaccini entro la fine di novembre. Se ciò dovesse avvenire, sarebbe un record di velocità per lo sviluppo del vaccino, nove mesi dopo la prima vittima per coronavirus nel Paese.

Le società, però, dovranno aspettare il via libera dalla FDA, l’agenzia farmaceutica statunitense. Il governo degli USA, comunque, sta già predisponendo la catena logistica che sarà necessaria con lo scopo di avviare la distribuzione delle prime dosi entro 24 ore dall’eventuale autorizzazione.

Infine, a Mosca il programma su vasta scala di immunizzazione contro il coronavirus partirà tra dicembre e gennaio, come annunciato dal sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin: «A novembre – si legge su Sputnik – è previsto che Mosca riceva la prima tranche, più o meno grande, di vaccino contro il coronavirus. Avvieremo la vaccinazione della popolazione su vasta scala a dicembre o gennaio».

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