• Il CEO di Johnson & Johnson: «Il vaccino anti Covid19 dovrà farsi ogni anno».
  • Il vaccino della casa farmaceutica statunitense avrà bisogno di una sola dose da somministrare.

Alex Gorsky, Ceo di Johnson & Johnson, intervistato dalla CNBC, ha spiegato che «le persone potrebbero avere bisogno di vaccinarsi contro il Covid-19 ogni anno, proprio come i vaccini antinfluenzali stagionali».

Gorsky ha spiegato che «sfortunatamente, quando il virus si diffonde, può anche mutare» e «ogni volta che muta possiamo avere un’altra variante, che può avere un diverso tipo di risposta non solo ai farmaci, ma anche a un vaccino».

A proposito del vaccino di Johnson & Johnson, il CEO della società farmaceutica statunitense ha riferito come «la priorità dell’azienda è collaborare con la FA per l’autorizzazione negli Stati Uniti». Inoltre, «J&J sta lavorando ‘a pieno ritmo’ sulla produzione di vaccini, ed è dunque estremamente fiduciosa» che raggiungerà il suo obiettivo di fornire 100 milioni di dosi del suo vaccino negli Stati Uniti entro la fine di giugno. Gorsky ha assicurato: «Rispetteremo i nostri impegni e allo stesso tempo faremo tutto il possibile per accelerare la produzione in modo sicuro ed efficace».

Sempre a proposito del vaccino di Johnson&Johnson, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Massimo Scaccabarozzi, presidente e ad di Janssen Italia, gruppo Johnson&Johnson, e presidente di Farmindustria, ha affermato: «Abbiamo depositato la fase 3 della sperimentazione, dovrebbe essere autorizzato dall’Ema entro marzo: è stato testato su 43.783 partecipanti di varie fasce di età e varie latitudini, dagli Usa all’America Latina, al Sudafrica, nel periodo in cui il contagio era piùelevato. Il che ci mette al riparo dalle varianti».

Scaccabarozzi ha spiegato che questo vaccino avrà bisogno di «una sola dose, nessun problema di temperatura di conservazione. È stato testato in modo particolare sui malati che avevano altre patologie. Risultato: una copertura del 100% contro il rischio di ospedalizzazione o morte, dell’85% contro le forme gravi di Covid. Abbiamo testato il vaccino anche in Sudafrica in un periodo in cui la variante era già in circolazione, e la media sull’efficacia in forme da moderate a gravi si è attestata al 66%».

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