Ricevere due dosi di vaccini anti Covid-19 differenti può essere pericoloso?
In un articolo pubblicato il 4 gennaio 2021 sulla rivista scientifica British Medical Journal (BMJ), la Public Health England – l’ente che si occupa della Sanità nel Regno Unito – ha affermato che i sieri diversi possono essere combinati «in casi estremamente rari». A tal proposito, Mary Ramsay, responsabile delle vaccinazioni, ha dichiarato: «Si dovrebbe fare ogni sforzo per somministrare ai pazienti lo stesso vaccino ma quando ciò non è possibile, è meglio somministrare una seconda dose di un altro vaccino piuttosto che niente».
Il 12 maggio scorso, però, sono stati pubblicati i risultati preliminari di uno studio sulla rivista The Lancet, che gettano nuova luce sui rischi potenziali della miscelazione dei vaccini.
Nel febbraio e marzo 2021, i ricercatori dell’Università di Oxford hanno seguito 830 pazienti con le seguenti modalità di somministrazione dei sieri: due dosi di AstraZeneca, due dosi di Pfizer, una dose di AstraZeneca e poi una di Pfizer, una dose di Pfizer e poi una di AstraZeneca.
Gli studiosi hanno, poi, analizzato i risultati degli esami del sangue e hanno chiesto con regolarità informazioni sui sintomi sperimentati dai pazienti.
Risultato: chi ha ricevuto una seconda dose di vaccino diversa dalla prima hanno riscontrato effetti collaterali più gravi rispetto a chi ha ricevuto lo stesso siero due volte.
Ad esempio, per quanto concerne la combinazione AstraZeneca seguita da Pfizer, il 34% dei pazienti ha riportato febbre dopo la seconda iniezione rispetto al 10% di coloro che hanno ricevuto soltanto AstraZeneca.
Inoltre, hanno sofferto maggiore stanchezza, mal di testa e diarrea. Questi sintomi, però, si sono attenuati nel giro di pochi giorni.
I ricercatori, in conclusione, hanno affermato: «Non c’è stato ricovero a causa di questi sintomi», chiedendo ulteriori indagini, soprattutto tra i gruppi di età più giovane, dal momento che lo studio in oggetto ha coinvolto solo soggetti over 50.
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