Sputnik V, il vaccino russo contro il coronavirus, è efficace al 92%. Lo hanno affermato oggi, mercoledì 11 novembre, gli sviluppatori del farmaco.

I risultati intermedi, come riportato su The Moscow Times, hanno mostrato che solo 20 dei 16mila volontari che hanno ricevuto entrambe le dosi di Sputnik V hanno contratto il Covid-19. Così, in una dichiarazione, il ministero della Salute russo, il centro di ricerca Gamaleya gestito dallo Stato e il Fondo russo per gli investimenti diretti.

Nel comunicato si legge: «Come risultato di un’analisi statistica di 20 casi confermati di coronavirus, la suddivisione tra individui vaccinati e coloro che hanno ricevuto il placebo indica che il vaccino Sputnik V ha avuto un tasso di efficacia del 92% dopo la seconda dose».

Secondo gli sviluppatori, più di 20mila volontari hanno ricevuto la prima dose di Sputnik V. «Alcuni» hanno sperimentato «dolore al sito di iniezione e sindrome simil-influenzale a breve termine tra cui febbre, debolezza, affaticamento e mal di testa». Effetti negativi, comunque, previsti.

Le prove finali di Sputnik V – fase 3 – coinvolgono un totale di 40mila volontari in circa due dozzine di cliniche di Mosca. I funzionari della Regione dell’Altai della Siberia hanno riferito che 3 dei 42 medici che hanno ricevuto il vaccino non hanno contratto il Covid-19.

Gli sviluppatori hanno promesso di pubblicare i dati provvisori sull’efficacia di Sputnik V in una rivista medica dopo una valutazione indipendente da parte di epidemiologi e di fornire l’accesso al rapporto completo della sperimentazione clinica al termine delle sperimentazioni di Fase 3.

I risultati provvisori della Russia seguono l’annuncio del colosso farmaceutico statunitense Pfizer, ritenuto efficace al 90%.

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