Massimo Galli, direttore della Struttura Complessa di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, intervistato da Fanpage.it, ha affermato: «La variante Delta non è una minaccia, è una promessa: si diffonderà. Meno di quanto sarebbe capace di fare grazie al numero di vaccinati, ma dobbiamo monitorarla bene perché c’è il problema del decremento della neutralizzazione».

Sottolineando che il prossimo autunno «da come siamo messi, credo sia molto più probabile che non avremo un’ondata vista l’anno scorso. La protezione che ci danno i vaccini è sufficiente per scongiurare un’ulteriore ondata di malattia come l’abbiamo vista a livello di ospedalizzazioni e morti».

«Per quanto riguarda la variante Delta del Sars-Cov-2, l’ho già detto in altre occasioni e mi è saltato addosso il mondo, si diffonde il 50 per cento più velocemente di quella inglese», ha precisato Galli che ha aggiunto: «La variante indiana è stata divisa in Delta e Kappa e questa è la terminologia attuale. La Delta Plus è una variante della Delta: al momento è sotto osservazione. Sia la variante sudafricana che la variante Delta hanno dal 52 al 64% in più di capacità diffusiva. La Delta ha l’85% di possibilità in più di causare ospedalizzazione rispetto all’inglese. La Delta Plus aggiunge un’arma alla Delta».

Galli ha concluso così: «Non scommetterei sulla conclusività di questi dati. Credo ci siano da aspettare studi piùrobusti».

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